Il tema: violenza nelle scuole doriche: "Ma i genitori ora siano più presenti"

Il dibattito tra Comune e dirigenti degli istituti dopo lo scontro politico in aula

Il tema: violenza  nelle scuole doriche: "Ma i genitori ora siano più presenti"

Il tema: violenza nelle scuole doriche: "Ma i genitori ora siano più presenti"

Un tavolo permanente per analizzare e affrontare il tema del cyberbullismo nelle scuole, soprattutto dalla primaria e dalla secondaria di primo grado, le vecchie elementari e medie. Se n’è discusso nel corso della partecipata seduta della V Commissione voluta dalla stessa presidente, Silvia Fattorini. A parte la deriva comportamentale in occasione dell’attacco di Jacopo Toccaceli a Giacomo Petrelli, i lavori della Commissione hanno consentito di gettare le basi per futuri approfondimenti e interventi specifici, nella speranza che gli argomenti non restino soltanto sulla carta.

Molto apprezzato l’intervento della psicologa anconetana Carla Urbinati, specialista dell’età evolutiva e della famiglia: "Non servono toppe, ma interventi strutturali contro i fenomeni di bullismo e cyberbullismo – ha detto nel suo intervento – serve lavorare già dalla scuola dell’infanzia perché già a quel livello si possono notare, e dunque migliorare, i primi comportamenti sopra le righe dei ragazzini. La prospettiva va cambiata e servono fondi per farlo, altrimenti non si andrà lontano. Bene i convegni, gli incontri, ma non è quella la strada, serve lavorare con gli insegnanti che vanno aiutati sulle forme di insegnamento, ascolto e riflessione".

L’assessore comunale alla famiglia, Orlanda Latini ha ricordato come "in occasione di incontri con esperti del settore, come Luca Russo (specialista delle indagini informatiche per la procura, ndr) ci siano platee anche di 400 studenti e poi allo stesso incontro partecipino non più di 40 genitori. È un pessimo segnale". La collega ai servizi sociali, Manuela Caucci, ha ricordato l’attivazione dei centri ricreativi con accordi con le associazioni fino al 2025 e poi indugiato su un tema importante: "Serve la figura dello psicologo di base, l’Ordine professionale è disponibile, ma le famiglie sono restie" ha detto la Caucci, mentre le responsabili di alcuni istituti hanno auspicato la presenza di psicologi fissi a scuola.