In lotta per una casa. Ex black bloc sfrattato: "Non possiamo pagare. Chiediamo solo tempo"

Mauro Gentile, operaio metalmeccanico, sposato e con una figlia, martedì dovrà affrontare l’ufficiale giudiziario in piazzale Camerino "Il Comune garantisce sostegno fin quando non si troverà una soluzione".

In lotta per una casa. Ex black bloc sfrattato: "Non possiamo pagare. Chiediamo solo tempo"

In lotta per una casa. Ex black bloc sfrattato: "Non possiamo pagare. Chiediamo solo tempo"

"Con 1.400 euro di stipendio per un lavoro distante 300 euro di benzina al mese, un affitto di 550 euro, un figlio da mantenere e una moglie che ha 52 anni che non riesce a trovare lavoro vogliamo batterci affinchè la nostra lotta sia quella di tanti nuclei nelle nostre stesse condizioni". A parlare è Mauro Gentile, operaio metalmeccanico di origini teramane ma da anni ad Ancona. Lui che "da poco più di un mese ha deciso di non pagare l’affitto in una situazione in cui non ci sono case popolari né case decenti e con prezzi abbordabili per una famiglia monoreddito" come spiega lui stesso.

Martedì, quando è previsto l’arrivo dell’ufficiale per lo sfratto in piazzale Camerino dovrebbero arrivare anche i movimenti che sostengono Gentile e il diritto alla casa per tutti anche per le fasce più deboli. "Ci saranno gli amici del collettivo Salpa – spiega Mauro Gentile con un passante da militante per le lotte sociali e anche un arresto con conseguente condanna per i fatti di Roma del 15 ottobre 2011 gli scontri dei Black block – e speriamo che si arrivi ad una soluzione di buonsenso. Proprio in queste ore abbiamo trovato una casa in affitto a 500 euro che però è in ristrutturazione e sarà disponibile dalla fine di gennaio. Si tratta di concederci ancora poco tempo per arrivare a questo esito positivo. Il Comune di Ancona ci ha assicurato sostegno economico fino a che non riusciremo ad essere autonomi. Siamo riusciti ad ottenere un incontro con l’assessore Latini e la coordinatrice dei Servizi Sociali Sonia Gregorini. Noi non arretriamo di un millimetro e non lasceremo la casa che ci consente di vivere". "Mia moglie era in graduatoria per una borsa lavoro della Regione – spiega Mauro Gentile – ma poi qualcosa è cambiato ed è rimasta fuori. Stiamo anche cercando di entrare in graduatoria per le case popolari: ad Ancona ci sono molte case sfitte e non utilizzate anche del Comune. La nostra battaglia è volta a fare in modo che vengano aperte ed assegnate a chi ne ha bisogno. Ho un Isee di 7mila euro eppure non ho diritto ad un’abitazione. Fortunatamente sembra che il Comune, che abbiamo incontrato sia disponibile a sostenerci fino a che non riusciremo ad essere autonomi. Speriamo nell’assegnazione della casa popolare ma intanto abbiamo trovato questo affitto che potrebbe essere importante. Continuiamo anche nella ricerca di un affitto a un canone ragionevole ma troviamo spesso proprietari che non accettano famiglie e nuclei con figli oppure case molto vecchie con infiltrazioni e umidità". La famiglia di Gentile ha anche il sostegno del sindacato Asia Usb Ancona che sta lavorando per prorogare lo sfratto fino a gennaio per consentire il trasloco ed evitare lo sgombero forzoso dei locali dell’appartamento di piazzale Camerino. "Martedì ci saremo e saremo in tanti grazie al collettivo Salpa e ad Asia Usb. Non accetteremo in alcun modo di lasciare questa casa per noi ma simbolicamente anche per tanti altri che si trovano nelle stesse nostre condizioni". Il livello di tensione è alto e l’allerta è massima per martedì mattina quando è previsto lo sfratto della famiglia Gentile, rinviato di due mesi lo scorso settembre. Sara Ferreri