ILARIA TRADITI
Cronaca

Inquinamento, c’è da stare attenti. Guasco e Porto sono in sofferenza

La relazione del prof Floriano Bonifazi, allergologo e consulente ambientale dell’amministrazione comunale: "Attenzione alle pm10, al microparticolato e al biossido di azoto". Il killer silenzioso delle microplastiche.

Inquinamento, c’è da stare attenti. Guasco e Porto sono in sofferenza

Inquinamento, c’è da stare attenti. Guasco e Porto sono in sofferenza

Inquinamento ad Ancona, non c’è da stare tranquilli, soprattutto nel quartiere Guasco e nell’area del porto dove ne è responsabile soprattutto il traffico navale che contribuisce a un aumento della mortalità per coloro che vi risiedono. E’ stato il professor Floriano Bonifazi presidente onorario della Società Italiana di allergologia, ideatore e coordinatore del Pia (Piano di inquinamento ambientale) ieri pomeriggio, presso i locali della ex I circoscrizione a parlare di clima, inquinamento e salute nell’incontro organizzato dalla Ctp2. Dopo i saluti dell’assessore Daniele Berardinelli e qualche malumore in sala per la prima slide dove accanto al nome del relatore compariva ben in evidenza una grossa falce e martello, il pomeriggio è poi proseguito con l’illustrazione di dati e numeri riguardanti il male del nostro secolo: l’inquinamento ambientale, causa ogni anno di malattie e morti in ampie fasce della popolazione mondiale. La nostra città purtroppo non fa eccezione e per prevenire e monitorare l’inquinamento atmosferico e le patologie correlate, il Comune ha da poco deciso di avviare la seconda fase del Pia, che vede Bonifazi riconfermato nel ruolo di coordinatore scientifico. Nel mirino dello studioso le PM10 e le PM2,5 (microparticolato) e le NO2 (biossido di azoto), i tre inquinanti atmosferici attualmente di maggior criticità registrati dalla rete di monitoraggio. Gli studi più recenti stanno cercando la diretta correlazione tra l’esposizione della popolazione a questi inquinanti in interazione con i pollini e le spore fungine, per un miglioramento della salute tra le fasce più deboli ossia anziani e bambini. Per lo sviluppo del PIA 2 sono stati stanziati 195 mila euro, ripartiti in tre annualità. "E’ soprattutto il cambiamento climatico a provocare maggiore concentrazione di pollini stagionali – ha spiegato Bonifazi- in termini di anticipata fioritura, prolungato periodo di impollinazione e aumentata allergenicità. Aumenta così la frequenza o la gravità delle allergie respiratorie, asma in primis". Bonifazi ha ricordato come la prima fase del Pia, conclusasi nel 2020, abbia evidenziato un aumento delle mortalità premature in città, oltre 100 all’anno, soprattutto nel centro storico e nell’area portuale e come il limite di Pm10 raccomandato dall’Oms sia stato più volte superato anche con valori tripli rispetto a quelli consentiti. Ma ha anche parlato di un altro "killer" silenzioso e sempre più presente: le microplastiche, rilevate sia nell’aria che nell’acqua, anch’esse responsabili di numerose malattie anche mortali.