Jesi, minacciati rapinati dalla banda: arrestato il capo dicianovenne

Tre rapine in pieno centro anche con il coltello. Dopo le indagini di polizia e e carabinieri ieri l'ordinanza di applicazione di misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Ancona

In azione polizia e carabinieri

In azione polizia e carabinieri

Jesi (Ancona), 17 aprile 2024 - Rapine e tentate rapine aggravate in pieno centro, le indagini di carabinieri e polizia consentono di individuare gli autori: 19enne arrestato in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria. Aveva destato particolare allarme la serie di rapine e di tentate rapine poste in essere in pieno centro a Jesi. A colpire la spregiudicatezza dei relativi autori. Tre gli episodi denunciati. Il copione era sempre lo stesso: le vittime venivano accerchiate, minacciate, anche con l’utilizzo di coltelli e costrette a consegnare il denaro posseduto. Le indagini, svolte dai carabinieri della compagnia di Jesi e dagli agenti del commissariato di polizia di Jesi, hanno consentito di individuare i responsabili: un gruppo di minori, guidati da un 19enne, quest’ultimo raggiunto, nel corso della mattinata di ieri, da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare disposta dal gip del Tribunale di Ancona, eseguita dai carabinieri. In particolare, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Jesi hanno ricostruito due episodi: una tentata rapina aggravata subita da due 20enni, nel corso della quale i due giovani avevano subito lesioni personali, e una rapina aggravata subita da un altro 20enne, il quale, sotto la minaccia di un coltello, puntato al petto, era stato costretto a consegnare una banconota da 20 euro e la cover del proprio cellulare. Gli agenti del commissariato di Jesi hanno ricostruito, invece, l’episodio relativo alla rapina aggravata subita da un 60enne, accerchiato mentre si trovava a una fermata dell’autobus, aggredito e derubato del proprio portafogli, contenente la somma di 2.200 euro. Il 19enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. I minori sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura al Tribunale per i minorenni.