ILARIA TRADITI
Cronaca

La battaglia di Aic: "Caporalato e grandi navi, salviamo il nostro porto"

Altra Idea di Città ha indetto per oggi un’assemblea pubblica con altri movimenti "Sfruttamento del lavoro, molo Clementino ma anche l’ex Stazione Marittima".

La battaglia di Aic: "Caporalato e grandi navi, salviamo il nostro porto"

La battaglia di Aic: "Caporalato e grandi navi, salviamo il nostro porto"

"Il porto di Ancona come Rosarno, ma anziché raccogliere i pomodori qui si costruiscono navi": il tema del caporalato, lo sfruttamento del lavoro e le condizioni precarie e senza tutele in cui operano tantissimi addetti ai cantieri navali soprattutto stranieri sono alcuni dei temi al centro dell’assemblea indetta per oggi da Altra Idea di Città insieme a diverse associazioni, partiti e movimenti ambientalisti. Tra questi Sinistra Italiana, Verdi, Potere al Popolo, Comitato Porto-Città, Friday for Future, Ultima Generazione. Appuntamento per la cittadinanza alle 18.30 al Coffee Way Cafè in piazza Cavour.

"Vogliamo sensibilizzare su diverse tematiche – spiega il leader di Aic Francesco Rubini – dalla riapertura della stazione marittima, all’inquinamento ambientale, dalle condizioni dei lavoratori del porto al banchinamento del Molo Clementino per l’attracco delle grandi navi". Progetto questo al quale Aic si è sempre opposta anche presentando una mozione ad hoc nei mesi scorsi fa che chiedeva il ritiro della messa a disposizione del Molo Clementino da parte del Comune per i lavori di banchinamento per le mega navi da crociera. La mozione fu bocciata con l’astensione della maggioranza.

"Valutiamo anche l’urgente riapertura della stazione marittima – ha sottolineato il portavoce di Aic Giacomo Zacconi – ormai è chiusa da 10 anni ma è un’opera indispensabile per la realizzazione della metropolitana di superficie per una mobilità più sostenibile. Vogliamo capire le reali intenzioni dell’amministrazione, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni dell’Autorità di Sistema Portuale che invece vorrebbe realizzare lì un parcheggio per le auto".

Secondo Rubini "dobbiamo cambiare il paradigma secondo cui o sei dalla parte dell’ambiente o dalla parte del lavoro. Il problema è quello dell’aumento del profitto di pochissimi che sotto il mantello della globalizzazione ha fagocitato la parte più viva della città: il porto storico". Il tema del lavoro nei cantieri navali è stato sollevato in particolare da Francesca Pasquali di Sinistra Italiana mentre Lorella Schiavoni del M5S ha auspicato un’ampia partecipazione all’assemblea per far conoscere a fondo le problematiche della città e le possibili soluzioni".

Intanto si pensa a una grande mobilitazione entro l’estate al porto antico per ribadire il "no" al banchinamento del Molo Clementino che costituirebbe secondo gli attivisti un ulteriore fattore di grande impatto inquinante in un’area già pesantemente segnata.