La mamma arrestata: "Ridatemi i miei tre figli". Protesta e caos: espulsa

Dopo la manifestazione non autorizzata e l’aggressione ai poliziotti in piazza, la cubana di 38 anni adesso non potrà più mettere piede ad Ancona e a Fano.

Non potrà più mettere piede ad Ancona e a Fano la 38enne cubana arrestata il 7 febbraio scorso, in piazza Roma, per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La donna quella mattina era stata sorpresa a protestare senza permesso, con tanto di cartelli, per poter rivedere i figli che gli sono stati tolti dal tribunale dei minorenni. Quando arrivò la polizia, che voleva farla allontanare, si sarebbe ribellata, avrebbe spinto via gli agenti creando scompiglio. Calci, schiaffi e anche sputi in faccia. Alla fine era stata ammanettata e portata in questura. Protestando in piazza Roma aveva violato una misura cautelare che aveva in atto già da aprile scorso, un divieto di avvicinamento, disposto dal gip, ad un magistrato del tribunale dei minori e ad una assistente sociale per stalking contro i quali erano rivolte le proteste per riavere i figli.

Ora la sua posizione si è aggravata e su richiesta della procura il gip ha disposto nei suoi confronti un divieto di dimora ad Ancona e Fano. Sono stati i poliziotti della Squadra mobile a dare esecuzione alla nuova misura notificandola il 15 febbraio scorso alla cubana che aveva già in mente di organizzare un altro sit in in piazza Roma previsto per il 19 febbraio scorso. Anche quello però gli è stato vietato. La donna aveva preannunciato alla questura la nuova protesta che voleva fare, sempre per la causa dei figli. Una mamma disperata, di tre bambini, che stanno crescendo altrove, lontani da lei ma con le procedure previste dalla legge. Il 7 febbraio un poliziotto si era fatto refertare, aveva qualche escoriazione, un altro si era dovuto mettere sotto profilassi per lo sputo che lo aveva raggiunto in viso. Anche caricarla a bordo della Volante era stato complicato perché rifiutava le manette.

ma. ver.