MARINA VERDENELLI
Cronaca

La maxi rissa in Corso Mazzini. Tutti "gridano", nessuno denuncia

Sette feriti e un mare di chiacchiere attorno al grave episodio che venerdì scorso ha sconvolto il centro. Ma ancora non è stato messo nulla nero su bianco. Dinamica da chiarire, rischiano minori e adulti.

La maxi rissa in Corso Mazzini. Tutti "gridano", nessuno denuncia

La maxi rissa in Corso Mazzini. Tutti "gridano", nessuno denuncia

Sette feriti ma nessuno di loro ha ancora sporto denuncia per la rissa scoppiata venerdi, nel tardo pomeriggio, tra corso Mazzini e la piccola traversa di via Benincasa. Poco dopo le 19 è scoppiata una baraonda, a colpi di calci, pugni, sedie e tavolini lanciati per colpire e anche per difendersi. Allo stato dei fatti però nessuno dei coinvolti si è presentato in caserma dai carabinieri per denunciare l’aggressione subita. La Compagnia dei carabinieri di Ancona procede per rissa nell’indagine avviata e per i fatti accaduti ci sono già due informative depositate sia in Procura dei minori che in quella ordinaria. Il parapiglia da far west infatti vede coinvolti sia quattro minorenni, che hanno tra i 16 e i 17 anni, di origine sudamericana e residenti in provincia (non abiterebbero ad Ancona), che tre adulti, il titolare del bar ristorante e gelateria Rosa Fabrizio Boari, il cuoco tunisino di 28 anni che lavora per il suo locale e il pizzaiolo dell’Arte della Pizza, la pizzeria di via Benincasa, Faed Lababidi, 22 anni. Sarà fondamentale accertare come è scoppiata la baraonda e chi è stato il primo ad alzare le mani e anche la voce. Il gruppetto dei minorenni, sentiti sommariamente sul posto mentre venivano identificati, avrebbero sostenuto di averle più prese le botte che date. Inizialmente solo due di loro erano stati portati in ospedale dalle ambulanze intervenute ma poi anche gli altri due sono andati in ospedale, autonomamente, per farsi refertare. Tra gli adulti il ferito che ha riportato lesioni più serie sarebbe il cuoco tunisino, con un taglio in testa che gli è costato quattro punti di sutura. È finito in ospedale. Quanto raccontato dai minorenni, che non avrebbero precedenti specifici e hanno tutti delle famiglie alle spalle, non coincide con quello sostenuto invece dagli adulti e dai testimoni della zona che hanno raccontato che il gruppetto di ragazzini avrebbe primo alzato le mani nei confronti del pizzaiolo Labadibi, sferrandogli un pugno che gli ha ferito un labbro, aggredendo poi il cuoco di Rosa intervenuto per difenderlo. Le due attività infatti sono attigue. La zuffa ha causato un fuggi fuggi generale tra i clienti presenti a quell’ora in centro e nel bel mezzo del caos generale è esplosa una rissa che ha fatto intervenire anche il titolare di Rosa (anche lui ha riportato qualche graffio) che ha cercato di prendere le difese del cuoco. Ormai la situazione era completamente fuori controllo nonostante la presenza, sin dalle prime scintille, di due vigili urbani che hanno provato a sedare gli animi senza però riuscirci. Tra spintoni, calci e pugni si è arrivati fino al dehor di Rosa dove sono stati lanciati tavolini e sedie, divelte le vicine fioriere e anche altro arredo della gelateria. Solo l’arrivo dei carabinieri ha messo fine al brutto spettacolo ripreso interamente dalle telecamere di sicurezza della città. Proprio attraverso quelle è in corso la ricostruzione dei fatti. La scintilla sarebbe stata innescata dopo che il pizzaiolo è uscito fuori dalla pizzeria per invitare i minorenni lì fuori, alticci per aver bevuto alcolici che si erano portati da casa, a smetterla di importunare clienti e passanti, Sembra che il gruppetto, alterato dall’alcol, sputasse anche alle persone presenti.