La polizia a scuola: "I reati sono in aumento. Impatto devastante"

L’incontro con gli studenti dell’istituto Hack

Sicurezza, privacy, cyberbullismo, ‘sextortion’, adescamento. Sono solo alcuni dei temi affrontati ieri in migliaia di scuole italiane in occasione della Giornata Mondiale dedicata al Safer Internet Day (S.I.D.). Tra di esse la scuola secondaria di primo grado Hack, facente parte dell’Istituto Scolastico Comprensivo "Cittadella- Margherita Hack" di via Tiziano. Un’iniziativa organizzata dal Compartimento della Polizia postale delle Marche di Ancona, in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e con il sostegno di Unieuro. Obiettivo: stimolare i giovani studenti anconetani, nativi digitali, all’utilizzo positivo della Rete, nonché all’assunzione di comportamenti consapevoli e corretti sul web.

Decine i ragazzi che hanno ascoltato gli ‘addetti ai lavori’ in collegamento video. Le tematiche affrontate, a dire il vero, non sono certo una novità per loro, visto l’impegno dell’Ufficio scolastico regionale e della stessa Polizia postale nel sensibilizzare i giovani ad un uso corretto e ‘consapevole’ dei nuovi mezzi tecnologici digitali. Di ‘sensibilizzazione’ parla la dirigente dell’istituto Marta Marchetti, che rivela come "da noi il tema è molto sentito, anche perché a seguito della pandemia c’è stata una forte spinta verso la digitalizzazione. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro misto, comprendente i genitori, proprio per far sì che gli studenti usino le tecnologie digitali nel modo giusto".

Un compito impegnativo. A impressionare è la facilità, qualcuno direbbe la superficialità, con cui, ad esempio, molti ragazzi inseriscono fotografie sui social network, o su WhatsApp, o mettano informazioni personali alla mercé di tutti, malintenzionati compresi. "E’ importante che i giovani raggiungano una consapevolezza in tal senso, che si rendano conto delle conseguenze che possono avere le loro azioni. A scuola, comunque, l’uso di cellulare e tablet non è consentito, tranne che per attività didattiche specifiche". Il vicequestore Lorenzo Sabbatucci, dirigente della Polizia postale, sottolinea l’importanza di "iniziative di sensibilizzazione in chiave preventiva. I dati sono eloquenti, c’è un trend preoccupante per certi tipi di reati, come quelli sessuali, che registrano una crescita statistica significativa. Certi fenomeni sono molto insidiosi. Basti pensare alla sex extortion (l’estorsione a sfondo sessuale, ndr). O al cyberbullismo. L’impatto psicologico è spesso devastante. I ragazzi spesso condividono immagini senza ben comprendere cosa questo può comportare. Ascoltare certe testimonianze quindi può aiutare molto. Servono poi figure professionali in grado di cogliere certi segnali, situazioni sospette e rischiose".

Massimo Iavarone dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche conosce bene certe tematiche, e annuncia che a breve "partirà una serie di attività di sensibilizzazione nell’intera regione, perché tutti i ragazzi hanno il diritto di essere informati".

r.m.