La segnalazione: "Carta d’identità, tra file saltate e tanti disguidi"

Michele Filippetti racconta la sua disavventura all’ufficio comunale dove si fanno i documenti.

La segnalazione: "Carta d’identità, tra file saltate e tanti disguidi"

La segnalazione: "Carta d’identità, tra file saltate e tanti disguidi"

Va a fare la carta di identità con la figlia e si trova davanti ad una serie di "disguidi" che lo hanno lasciato perplesso. Mentre attendeva il suo turno, prenotato, c’è chi avrebbe fatto prima di lui saltando file e prenotazioni origliando perfino la promessa di qualche regalino. A vivere questo siparietto è stato Michele Filippetti, lunedì scorso, allo sportello di via Piave, che ha scritto poi al Carlino per segnalarlo. Con la figlia, che doveva rinnovare il documento di identità, è arrivato fuori dall’ufficio cinque minuti prima della 15, orario in cui apriva il servizio al pubblico. In coda, oltre a loro due, c’erano altre persone. "Notiamo una ragazza – spiega Filippetti – accompagnata da una donna che insistentemente suona al campanello pur vedendo le altre persone ferme fuori ad aspettare. Non le viene aperto se non al canonico orario delle 15, ed entra, quindi, assieme a tutti noi. Pur senza appuntamento passa direttamente dalla sala di attesa all’ufficio e, dopo aver parlato con un impiegato, si appresta a fare la sua carta di identità passando avanti agli altri utenti. Nel frattempo il mio appuntamento delle 15 slitta alle 15.15, perché il mio sportello era occupato da un’altra persona, che non era in coda fuori con gli altri cittadini ed è quindi entrata, senza alcun dubbio e con la compiacenza di qualche impiegato, dalla porta posteriore, usata per l’uscita. Oltre a questi abusi, durante lo svolgimento del rinnovo della pratica ci viene detto che una circolare prevede che la stessa non si possa più ritirare in ufficio ma che verrà spedita a casa con raccomandata con costi, ovviamente, a carico del ricevente". Una prassi che non sarebbe per tutti.

Filippetti, in mezz’ora che è stato allo sportello, ha visto tre persone arrivare e ritirare la carta a mano. La ragazza che aveva saltato la fila sarebbe andata poi a ringraziare l’impiegato che stava facendo la carta d’identità alla figlia di Filippetti. "Asserendo – dice il lettore che per la gentilezza, sua mamma avrebbe lasciato un buono per due sedute al suo solarium". A quel punto l’impiegato, imbarazzato, avrebbe detto anche a Filippetti di poter ritirare la carta a mano se non che la pratica era stata già registrata e non poteva cambiare nulla. L’avrà per raccomandata pagando la spedizione.