Lanci di bottiglie, il giudice omologa: rabbia Senigallia

L’US Pallavolo Senigallia non ci sta e si oppone alla decisione del Giudice Sportivo della Fipav, che ha omologato...

L’US Pallavolo Senigallia non ci sta e si oppone alla decisione del Giudice Sportivo della Fipav, che ha omologato il risultato del match di ritorno della semifinale play-off tdi C femminile tra la squadra senigalliese e il Gabicce Gradara, disputatasi sabato al palasport di Campo Boario. L’US, sponsorizzata Banco Marchigiano Subissati, aveva vinto 3-1, lo stesso punteggio con la quale era stata battuta in trasferta all’andata: si è quindi giocato da regolamento il Golden Set di spareggio, vinto 15-9 dalle ospiti quindi qualificatesi in finale per la B. Poco prima però il match era stato sospeso per 15 minuti: il contestato punto del 25-23 che nel quarto set aveva sancito il 3-1 per le locali, aveva scatenato parte della tifoseria del Gabicce Gradara, da cui erano arrivate anche due bottigliette d’acqua in campo, che solo per una casualità non avevano colpito il direttore di gara e le tesserate locali, le quali hanno poi affrontato la parte finale del Golden Set proprio sotto il settore ospiti. "Decisione vergognosa – sottolinea la società senigalliese – Nella sentenza il Giudice dà atto del lancio di bottiglie e del tentativo di scavalcare la barricata da parte di facinorosi ospiti ma il risultato viene omologato: il regolamento Fipav prevede invece la vittoria a tavolino ogni volta che accadono eventi che influiscono sull’esito in maniera determinante. Il caso è proprio questo: le nostre giocatrici erano nel panico". "Inoltre – continua il club – non è vero ciò che asserisce l’arbitro, cioè che egli abbia avuto via libera per giocare il Golden Set dai due capitani: già terminato il quarto parziale il nostro coach Roberto Paradisi aveva chiesto a nome della squadra di interrompere la partita. I direttori di gara sono stati omissivi e privi di rigore, evidentemente nel referto hanno scritto che vi erano le condizioni per riprendere a giocare, ma vedendo le facce impaurite e sconcertate delle nostre, non era affatto così". Per la società ora finalista 800 euro di multa: "se la sono cavata con qualche spicciolo di sanzione – aggiunge amara l’US Pallavolo Senigallia – La pallavolo è stata disonorata".

Andrea Pongetti