Lancio di oggetti e scontri con la polizia: indagini

Scontri tra tifoserie a Pescara dopo la partita Ancona-Pescara. Indagini in corso per individuare responsabili. Feriti operatori di sicurezza. Vietata trasferta tifosi Pescara a Fermo.

La questione porte chiuse o aperte nasce da quanto successo domenica scorsa a Pescara, una benedetta domenica per i colori biancorossi, con l’Ancona che è andata a vincere per 2-0 allo stadio Adriatico, ma maledetta per quanto accaduto prima e, soprattutto, dopo la partita. Nei giorni scorsi lo aveva già spiegato in parte il giudice sportivo, multando entrambe le società per i lanci di oggetti e torce da una parte all’altra dei settori riservati alle rispettive tifoserie, ma poi lo ha spiegato meglio la questura di Pescara: in occasione della partita, infatti, la Digos ha avviato l’attività di indagine per individuare i presunti responsabili degli scontri con le forze dell’ordine, anche attraverso l’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dello stadio e delle aree limitrofe. Durante gli scontri per evitare il contatto tra le due tifoserie, sono rimasti feriti un funzionario della questura di Pescara, impegnato nel settore ospiti, sottoposto mercoledì scorso a intervento chirurgico per la frattura della mandibola, e quattro operatori di servizio alla tribuna adriatica, tre militari della Guardia di Finanza e un poliziotto della questura al quale è stata riscontrata una contusione a un dito della mano. La responsabilità di una parte della tifoseria anconetana, ancora al vaglio della questura di Pescara attraverso i video dello stadio, sarebbe riconducibile, dunque, al ferimento del funzionario della questura pescarese che pare sia intervenuto per impedire l’accesso di alcuni tifosi dorici alla gradinata pescarese a fine match. Intanto, però, il Gos pescarese ha deciso di vietare la trasferta dei tifosi del Pescara domani al Recchioni di Fermo.