L’Ancona fa il capolavoro salvezza. Spagnoli manda al tappeto il Pescara

Il blitz dell’Adriatico avvicina i dorici all’obiettivo: per completare l’opera può bastare anche un pareggio

L’Ancona fa il capolavoro salvezza. Spagnoli manda al tappeto il Pescara

L’Ancona fa il capolavoro salvezza. Spagnoli manda al tappeto il Pescara

Pescara

0

Ancona

2

(4-3-3): Plizzari; Floriani Mussolini (32’ st Milani), Brosco, Mesik, Pierno; Tunjov (11’ st Dagasso), Squizzato, Meazzi (11’ st Cuppone); Merola (16’ st Cangiano), Vergani, Accornero. A disp. Gasparini, Zandri, Di Pasquale, Sasanelli, Capone, Staver, Moruzzi, De Marco, Franchini. All. Cascione.

ANCONA (4-2-3-1): Perucchini; Cella, Pasini, Mondonico, Martina (39’ st Clemente); Gatto, Basso; Paolucci (48’ st Prezioso), Saco (25’ st Agyemang), Cioffi (1’ st Barnabà); Spagnoli (39’ st Giampaolo). A disp. Vitali, Testagrossa, Energe, Marenco, D’Eramo, Pellizzari, Radicchio, Vogiatzis, Moretti. All. Boscaglia.

Arbitro: Madonia di Palermo.

Reti: 33’ e 4’ st Spagnoli.

Note - Ammoniti: Squizzato, Saco; spettatori: 4702 compresi 741 anconetani, per un incasso di euro 36509; recuperi: 3’ pt, 5’ st; nel primo tempo la partita è stata interrotta per un temporaneo malore di un tifoso dorico che poi si è ripreso dopo essere stato soccorso al punto medico dello stadio.

Capolavoro Ancona all’Adriatico di Pescara: con due gol di un infinito Spagnoli, uno per tempo, i dorici stendono il Pescara e conquistano in Abruzzo tre punti pesantissimi in chiave salvezza, indispensabili per continuare a confidare nel mantenimento della categoria senza passare dai playout. Ora con 10 punti di vantaggio sulla Fermana per conquistare la salvezza diretta potrebbe non essere necessario superare la Lucchese, domenica prossima al Del Conero alle 20. E’ la seconda vittoria consecutiva dei dorici, la prima volta in questo campionato. Boscaglia disegna un’Ancona sulla falsariga di quanto visto contro il Sestri, con Cella terzino e Basso centrale di centrocampo insieme a capitan Gatto, come filtro davanti alla difesa. E con Paolucci e Cioffi a dar man forte a Saco sulla trequarti, dietro a Spagnoli. Il capolavoro Ancona nasce in difesa, partita di estrema solidità e compattezza, e si perfeziona con i due gol di Spagnoli, messo nelle condizioni di sfruttare le sue doti di uomo d’area dagli assist di Cioffi e Spagnoli.

Due tentativi del Pescara in apertura di partita – sul secondo Vergani di testa chiama a un bell’intervento Perucchini – poi dopo la mezz’ora è Cioffi a piazzare lo scatto e servire al centro l’assist per Spagnoli che in scivolata anticipa Mesik e firma il vantaggio. A inizio ripresa, con Barnabà in campo per Cioffi alle prese con un risentimento muscolare, al primo tentativo l’Ancona raddoppia: costruisce da destra Saco che di destro la mette sul secondo palo per l’accorrente Spagnoli che stavolta di piatto va a siglare il gol che chiude la partita, suo 15esimo centro in campionato. L’Ancona arretra il baricentro, gli innesti nella ripresa servono alla squadra per mantenere intensità ed equilibri in campo, l’unico brivido lo procura Cangiano che dopo la mezz’ora, innescato da Squizzato, chiama Perucchini all’uscita, il portierone bergamasco salva il risultato. Risultato pesantissimo in chiave salvezza: ora manca solo – si fa per dire – l’ultimo sigillo contro la Lucchese. L’Ancona di Boscaglia ha dimostrato che c’è, eccome.

Giuseppe Poli