L’appello di un papà: "Voglio solo rivedere mia figlia di otto anni: non la incontro da mesi"

Sia lui che la mamma della piccola hanno perso la potestà genitoriale "Ho un lavoro e una vita regolare. E spero di risolvere i guai con la giustizia".

L’appello di un papà: "Voglio solo rivedere mia figlia di otto anni: non la incontro da mesi"

L’appello di un papà: "Voglio solo rivedere mia figlia di otto anni: non la incontro da mesi"

"Chiedo solo di poter rivedere mia figlia Maria (il nome è di fantasia, ndr) che non incontro da oltre un anno. In attesa che si definisca la mia situazione in giudizio per problemi avuti con la mia ex, vorrei poterla incontrare. Anche una volta a settimana, una sola ora, solo per farle capire che io ci sono e voglio esserci". Quello di Lidio è un accorato appello a rivedere la figlia di 8 anni prima affidata a una parente di lui, poi ad una famiglia esterna e in questi giorni accolta in una comunità. Perchè sia lui che la mamma della piccola hanno perso la potestà genitoriale. "Lei per problemi all’abuso e alla dipendenza da alcol e ritenuta non idonea a crescere la figlia – spiega il suo legale Giancarlo Catani – Lui, da padre, vuole mantenere un rapporto seppure solo limitato nel tempo e portato avanti in incontri protetti".

Eppure la burocrazia ad oggi impedisce a Lidio di rivedere la piccola. "Temo che mia figlia pensi che io sia un poco di buono che l’abbia abbandonata e vorrei essere sicuro che lei sta bene – spiega al Carlino l’uomo di origini dominicane ma da molti anni in Italia – Anche se ho una condanna in primo grado non ho mai avuto alcun problema con la bambina e anzi sono stato io a prendermi cura di lei fino a che ho potuto. Credo di aver diritto di vedere mia figlia e sapere come sta. Ho due figli più grandi avuti con la mia prima moglie a Santo Domingo e loro ora vivono con me a Jesi. Ho un lavoro a tempo indeterminato e conduco una vita regolare. I miei problemi con la legge sono legati a contrasti avuti con la mamma della piccola e con il figlio di lei quando mi sono accorto dell’uso di sostanze e temevo per la piccola. C’è stata una collutazione e lui è scappato. Spero che anche questa vicenda si concluda positivamente così da poter un giorno riavere la potestà genitoriale".

"Abbiamo fatto istanza al tribunale dei minori a novembre dello scorso anno – spiega l’avvocato Catani – per chiedere di calendarizzare gli incontri tra padre e figlia che erano stati disposti ad aprile e ad agosto. Abbiamo sollecitato nei mesi successivi, l’ultimo il 14 febbraio scorso. Conosciamo le difficoltà legate alla carenza di personale di questo tribunale ma nel frattempo il papà non può rivedere sua figlia. Il 16 febbraio scorso hanno risposto ma ad oggi siamo ancora in attesa. I servizi sociali in collaborazione con il consultorio familiare, provvedono a calendarizzare gli incontri protetti. Terminato l’affido ad una famiglia esterna ora si sta inserendo la piccola in comunità, anche se in passato avevamo fatto istanza per l’affidamento ad una zia di Lidio che aveva dato la propria disponibilità. In ogni caso quello che è importante è che si arrivi presto a calendarizzare gli incontri perché nel frattempo la bimba cresce senza entrambe le figure genitoriali. Siamo anche in attesa della Ctu disposta dal Tribunale ad agosto scorso per valutare la figura paterna e quella materna".

Sara Ferreri