MARINA VERDENELLI
Cronaca

L’arresto Chili di droga a effetto potenziato

E’ ciò che la Guardia di Finanza ha trovato nella casa del pusher: iI 32enne era in affidamento proprio per un’altra storia di spaccio

L’arresto Chili di droga a effetto potenziato

L’arresto Chili di droga a effetto potenziato

Fermato lungo la via per un controllo antidroga lo trovano con una dose addosso e perquisita l’abitazione trovano altra droga, quasi due chili di un potente hashish dall’alto effetto drogante più potente del fumo normale. In manette un 32enne anconetano già avvezzo a trattare droghe "innovative" visto che già nel 2021 era stato arrestato perché trovato con oltre due chili di "rosin", una sostanza stupefacente ricavata artigianalmente con un procedimento di lavorazione della marijuana impastata con acqua calda molto diffusa tra gli assuntori.

L’arresto è stato eseguito dalla guardia di finanza di Ancona che si è insospettita dell’uomo che non poteva essere un semplice assuntore. Durante un servizio organizzato, venerdì scorso, lo hanno intercettato in via Tavernelle, di pomeriggio, mentre camminava a piedi. Ha iniziato ad innervosirsi e sudava freddo. In tasca i baschi verdi hanno trovato una dose di cocaina. Non poteva essere solo un tossico di ritorno dall’acquisto fatto perché non rispondeva alle domande dei finanzieri e si limitava a dare solo indicazioni generiche e contraddittorie per giustificare la sua presenza con la droga in tasca. Per questo è stato approfondito il controllo anche alla sua abitazione, sempre nel quartiere dove era stato fermato. In casa i finanzieri hanno fatto bingo. Nascosti in camera da letto c’erano 14 panetti di hashish, del peso di un chilo e 398 grammi. Accanto è stata trovata anche una busta di plastica con dentro quasi tre etti di marijuana (297 grammi). Nell’abitazione c’era tutto l’occorrente per confezionare le dosi di droga, una sostanza anche questa innovativa nel mercato, detta "dry hashish" e che contiene una forma concentrata di cannabis, più facile da maneggiare e da sbriciolare, più potente e più pericolosa per la salute se assunta perché dà forti allucinazioni. Il quantitativo, se spacciato, avrebbe frutta circa 17mila euro.

Il 32enne è stato messo prima ai domiciliari poi, dopo la convalida che si è già tenuta in tribunale alla presenza del suo difensore, l’avvocato Fabrizio La Rocca, la gip Sonia Piermartini ha disposto la misura cautelare in carcere. II 32enne era in affidamento in prova proprio per il precedente della "rosin". Sequestrato il cellulare per risalire alla filiera dello spaccio e ai contatti. I controlli antidroga della guardia di finanza proseguono per tutelare i più giovani dai rischi del consumo di droghe e di privare la criminalità organizzata di una delle principali fonti di approvvigionamento di proventi illeciti che inquinano l’economia locale.