L’asilo della discordia. Genitori sulle barricate e il cantiere si ferma: deciderà il sindaco

Incontro ieri con tre assessori che tentano di ricucire lo strappo. Le famiglie difendono il parco delle Materne che scomparirebbe. L’ultima parola al primo cittadino in un vertice la prossima settimana.

L’asilo della discordia. Genitori sulle barricate e il cantiere si ferma: deciderà il sindaco

L’asilo della discordia. Genitori sulle barricate e il cantiere si ferma: deciderà il sindaco

Una cosa appare ormai definitivamente chiara. Quella che il cantiere per realizzare l’asilo nido nel cortile dell’Alba Serena non inizierà almeno fino alla riunione tra famiglie, scuola e il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, programmata per la prossima settimana. Come a dire: è tutto fermo fino a nuovo aggiornamento. Ed è una circostanza che è stata ribadita anche ieri mattina all’esito di una riunione convocata a Palazzo del Popolo, in presenza degli assessori ai Lavori pubblici Stefano Tombolini, alla Politiche educative Antonella Andreoli e al Verde Daniele Berardinelli, da una parte del tavolo assieme a tecnici e progettisti, la dirigente scolastica del Comprensivo Ancona Nord Lorella Cionchetti, il vicepresidente del Consiglio di Istituto Marco Coccia e i rappresentanti dei genitori, dall’altra.

Una riunione, a dire il vero, già promessa dal Comune nei giorni scorsi, sulle colonne del Carlino, dopo le prime proteste delle famiglie desiderose nel bloccare un progetto che prevedrà sì la costruzione di una struttura oggi assente nel quartiere di Torrette, ma che, secondo loro, in quella posizione comporterà non pochi disagi ai cento bimbi iscritti alla materna, i quali rischiano di trovarsi senza un giardino – autentica oasi di verde, tra piante, siepi e giochi sfruttati anche d’inverno – e con un cantiere "vista aule" che durerà due anni.

"L’obiettivo dell’amministrazione – si è letto nella nota dell’Ente dorico – è quello di mantenere un confronto aperto per individuare soluzioni condivise per la realizzazione della nuova struttura, contemperando le varie necessità".

Tradotto: lo strappo si sta ricucendo dopo che, mercoledì, mamme e papà avevano rispedito al mittente gli operai comunali, arrivati per perimetrare l’area di lavoro ed iniziare a smontare le attrazioni in legno dei più piccoli. L’amministrazione ha ribadito la volontà di affrontare le varie questioni, "come quella di garantire spazi verdi per i piccoli della materna, dove svolgere attività all’aperto con la disponibilità delle due aree verdi in prossimità dell’istituto, dove verranno trasferiti anche i giochi che saranno spostati dalla zona destinata a cantiere – hanno proseguito dal Municipio –. Inoltre per evitare disagi, le due aule più vicine al cantiere sarebbero destinate esclusivamente alla refezione per un’ora e trenta circa al giorno mentre l’attività didattica sarebbe trasferita e si svolgerebbe nell’attuale refettorio. Massima disponibilità anche per adeguare le aree verdi sotto il profilo funzionale".

Quelle, al momento, non a norma. Ma sin qui, cose già dette su queste colonne. La vera novità, invece, è quella che il Comune ha considerato quale ultima ipotesi, "di spostare per tutto il periodo dei lavori alcune classi alle Don Milani". Da genitori e maestre un no categorico a un trasloco forzato. Ma il no a oltranza arriva invece per l’interezza del progetto dell’asilo nido nel cuore del cortile dell’Alba Serena. Progetto finanziato con fondi Pnrr, approvato dall’amministrazione Mancinelli e portato avanti dall’attuale Giunta: "La nostra priorità resta quella che venga realizzato altrove", hanno confermato sempre ieri alcuni genitori, a margine dell’assemblea pomeridiana andata in scena nel plesso di via Misa. Ora il confronto con Silvetti. Prima di allora, giochi e alberi della materna rimarranno al loro posto. Con buona pace dei bambini.

Giacomo Giampieri