L’Aurora punta il tris. Arriva l’OraSi Ravenna

JESI Avviso per gli amanti del basket: domani sera (palla a due ore 20.30) chiamate PalaT...

L’Aurora punta il tris. Arriva l’OraSi Ravenna

L’Aurora punta il tris. Arriva l’OraSi Ravenna

Avviso per gli amanti del basket: domani sera (palla a due ore 20.30) chiamate PalaTriccoli 4-1 4-1 (non c’entra il cellulare, semplicemente il rapporto vittoriesconfitte di General Contractor Jesi e OraSi Ravenna negli ultimi cinque turni precedenti il faccia a faccia di stasera).

Ultima sconfitta di Ravenna alla nona giornata a Imola, sponda Andrea Costa, seguita dal poker di vittorie contro Taranto, Virtus Imola, Ozzano e Padova, ancor più sostanziosa (71) la serie di Jesi interrotta quindici giorni fa sul parquet di Vicenza. Sfida all’ultimo canestro tra due squadre in salute, per la General Contractor la prospettiva di centrare, dopo i successi con Faenza e Virtus Imola, un prestigioso tris a danno delle formazioni romagnole, per l’OraSi la possibilità di procrastinare la tradizione positiva nei confronti della rappresentante della città dell’Imperatore Federico.

Sui precedenti, tutti in serie A visti in ottica jesina, meglio soprassedere: zero i successi leoncelli sul parquet romagnolo, si contano sulle dita di una mano quelli a domicilio. I tempi però sono cambiati, altro giro, altra corsa. In cadetteria. A confortare le (più che) legittime aspirazioni della truppa affidata a coach Marcello Ghizzinardi il trend positivo stagionale (55) al PalaTriccoli mai più violato dopo la sconfitta nello sfortunato turno inaugurale con Roseto e un precedente da cerchietto rosso: 22 aprile 2018 la Termoforgia del prof. Marques Green, di Tommaso Rinaldi, Pierpaolo Marini e Kenneth Hasbrouck (toh, c’erano pure Antonio Valentini e Francesco Ike Ihedioha…) centrò la qualificazione playoff al termine di una gara vietata ai deboli di cuore - fatale ai giallorossi la tripla sbagliata da Rayvonte Rice all’ultimo secondo - contro l’Orasi di Jacopo Giachetti. Vada come vada, la strada per i playoff è ancora lunga e tortuosa ma si sa, l’appetivo vien mangiando. Figuriamoci per le squadre abituate a vincere.

Gianni Angelucci