Le 13 Cannelle sono un rebus: ancora chiuse

La fontana del Calamo resta transennata dopo la modifica dell’impianto idrico e di quello dell’illuminazione: la riapertura slitta da questa estate

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Prima era stata necessaria una modifica all’impianto idrico, per non far sprecare l’acqua, vista anche la stagione estiva passata che è stata particolarmente arida, poi era subentrato un problema all’impianto di illuminazione. Ora cosa non va? Non è dato saperlo ma di fatto la Fontana delle Tredici Cannelle di corso Mazzini è ancora tutta transennata e non visibile alla città. Dopo tutti questi slittamenti si spera in un bel regalo di Natale. La città non è fortunata dal punto di vista delle fontane. A pochi passi è stata impacchettata anche quella dei Cavalli, vittima di un atto vandalico per il quale il restyling slitterà a dopo le feste. Insomma le attese aumentano e anche i curiosi che ogni giorno passeggiano in centro e trovano solo transenne. La "Fontana del Calamo", nome d’arte per le 13 Cannelle, doveva essere inaugurata per fine novembre, dopo altri rinvii che partono addirittura dall’estate. "Purtroppo, quando siamo andati a fare una prova, l’impianto non funzionava bene – aveva spiegato un mese fa al Carlino l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini - e prima di collaudarlo e pagarlo dobbiamo aspettare che il problema sia risolto. La ditta ha avuto un inconveniente sui fili, non funzionavano i collegamenti ma la cosa si risolverà, non è colpa del Comune né dell’assessore. Sono problematiche che con le imprese succedono. L’opera è importante quindi dobbiamo essere certi che funzioni al meglio".

Manarini in questi giorni è a casa malato e sui tempi di fine lavori non arrivano al momento risposte. La fontana inizialmente doveva tornare visibile alla città a fine luglio. Questa era stata la prima data fornita quando il monumento è stato impacchettato, ad aprile scorso, con la stagione estiva alle porte e il dissenso delle attività commerciali e di ristorazione che sono presenti lungo la via. Dietro il primo stop sulla tempistica c’era stata la volontà del Comune di non far sprecare l’acqua una volta che lo storico monumento di Pellegrino Tibaldi sarà fruibile alla città. Era stata necessaria una modifica, aveva spiegato sempre l’assessore Manarini, all’impianto idrico, per risparmiare sui consumi. Nella fontana andava messo un impianto di pompaggio e riciclo e tali meccanismi mal si conciliavano con strutture architettoniche così storiche quindi era stato fatto uno studio apposito con i pareri della Sovrintendenza. Sulle luci si doveva attendere l’avvallo della Sovrintendenza per scegliere la tonalità di bianco che dovranno avere le lampadine al led.

ma. ver.