Le mostre di Sgarbi: "Salta Gino De Dominicis, toccarlo è pericoloso. Ma ecco cosa succederà"

Il critico d’arte spiega perché non si farà l’esposizione prevista alla Mole "Purtroppo c’è il rischio di subire delle conseguenze a livello giudiziario". Arriva invece un’opera di Artemisia Gentileschi ritrovata a Beirut.

Le mostre di Sgarbi: "Salta Gino De Dominicis, toccarlo è pericoloso. Ma ecco cosa succederà"

Le mostre di Sgarbi: "Salta Gino De Dominicis, toccarlo è pericoloso. Ma ecco cosa succederà"

Cambio di programma per il ‘cartellone’ di mostre curate da Vittorio Sgarbi ad Ancona. Quella dedicata a Gino De Dominicis ‘salta’, sostituita da un’altra, mentre quella di Luigi Serafini ‘in dialogo’ con Savinio e De Chirico, slitta all’8 dicembre. Si divide in due la grande mostra sul Rinascimento adriatico. Non sarà più tutta nel 2025, ma avrà una prima parte il prossimo anno e un’altra in quello successivo. La personale su De Dominicis, geniale e controverso artista dorico, non si farà perché ‘a rischio’. Come spiega il critico d’arte più famoso d’Italia "nel mio entusiasmo per De Dominicis, nato ad Ancona, avevo pensato di poter fare questa mostra nella sua città. Ma c’è il rischio di subire delle conseguenze a livello giudiziario. Toccare De Dominicis è pericoloso. Io stesso sono stato coinvolto in una vicenda legata a false autenticazioni delle sue opere. Io sono stato assolto, ma quel processo ha creato ulteriori difficoltà". Sgarbi in effetti è stato prosciolto con formula piena nell’indagine sui presunti falsi di De Dominicis. L’accusa era quella di avere certificato come autentici alcuni lavori riconducibili all’artista, ritenuti falsi dal nucleo di Tutela del patrimonio artistico dei carabinieri. Ma i giudici hanno fatto cadere l’accusa perché "il fatto non costituisce reato".

Al posto della mostra su De Dominicis ce ne sarà un’altra, con varie opere di Giovanni Boldini, che a Ferrara, sua città natale, ha un museo a lui intitolato, e un’opera di Artemisia Gentileschi. "Si tratta di un grande dipinto ritrovato a Beirut, che è stato restaurato in quanto aveva subito dei danni" (in seguito all’eplosione del porto di Beirut, ndr). "La mostra di Boldini avrà sicuramente grande successo", dice convinto Sgarbi, che poi annuncia la ‘novità’ legata alla attesissima mostra sul Rinascimento adriatico. "Nel 2025 ci sarà la prima parte dedicata alla scultura. Nel 2026 toccherà alla pittura". Intanto la prima mostra organizzata da Sgarbi alla Mole Vanvitelliana, ‘Dal Futurismo all’Informale, capolavori nascosti nelle collezioni del MART’ (il Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto di cui il critico è presidente) finisce nel mirino dell’opposizione. I rappresentanti di Pd, Ancona Diamoci del Noi, Ancona Futura, Azione e Altra Idea di Città parlano di ‘flop clamoroso’, spiegando che ‘nonostante fosse affiancata dalle opere della Pinacoteca per avere maggiore appeal, la mostra ha contato sino a oggi 4.000 visitatori, di cui la maggior parte grazie alle proposte di visite guidate ed educative del personale dei Musei Civici. Per orientarci sui numeri, l’ultima mostra della Pinacoteca, Cose dell’altro mondo, ha contato 18.000 visitatori’.

Raimondo Montesi