Le opere tornano in periodo invernale: "Anteprime dedicate agli studenti"

Queste le principali novità annunciate dall’assessore alla Cultura, Bertini

Le opere tornano in periodo invernale: "Anteprime dedicate agli studenti"

Le opere tornano in periodo invernale: "Anteprime dedicate agli studenti"

La stagione lirica di Ancona torna alla sua dimensione ‘invernale’ (fine ottobre e dicembre), evitando di essere una rassegna di fine estate. "Abbiamo scelto il periodo più idoneo per realizzare e portare in scena un’opera lirica", dichiara l’assessore alla cultura Anna Maria Bertini, che poi evidenzia l’altra ‘novità’, l’anteprima giovani per gli studenti degli istituti superiori: "Il coinvolgimento diretto delle scuole superiori rende gli studenti partecipi di un momento importante della vita culturale della città".

Concetto ribadito da Marco Ascoli Marchetti, presidente della Fondazione Teatro delle Muse, concorde anche nel ritenere ‘ideali’ le nuove date. "Per noi è un momento particolare – commenta Donatella D’Amico, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale – Questo coinvolgimento è un onore e un impegno. Finora non siamo mai stati così presenti, come protagonisti, alle Muse. Aiutare i ragazzi a scoprire l’importanza della stagione lirica significa educarli, accompagnandoli in un percorso di formazione. Naturalmente anche gli insegnanti saranno preparati all’iniziativa, attraverso una serie di incontri".

Non stupisce la presenza dell’assessore alle politiche educative Antonella Andreoli, la quale parla della "opportunità per gli studenti di assistere alla prova generale a un prezzo molto ridotto (5 euro, ndr). E’ un modo per avvicinare le scuole alla lirica e al teatro". Sull’iniziativa interviene anche Vincenzo De Vivo, direttore artistico della stagione: "Siamo pronti ad assistere gli insegnanti e a seguire gli studenti, in modo da creare una familiarità con le Muse. La loro partecipazione non deve essere qualcosa di episodico. E’ importante che i giovani, i cittadini del futuro, sentano che il teatro è loro. E’ un dovere per tutti noi essere in prima linea nel far entrare i giovani a teatro. La cultura deve essere per tutti". De Vivo osserva che "al pubblico del futuro viene riservata la prova generale, che è la conclusione di un lavoro che coinvolge tutti quelli che salgono sul palco, ma anche l’intera ‘officina’ delle Muse , quella che ha mantenuto il ruolo di centro di produzione, anche in anni difficili".

r. m.