Le pedane non erano di Polenta Scagionato un imprenditore

Le pedane non erano di Polenta  Scagionato un imprenditore

Le pedane non erano di Polenta Scagionato un imprenditore

Difficile dimostrare che quelle specifiche pedane, usate per caricare i trattori sui camion, erano proprio le stesse possedute dall’assessore comunale Michele Polenta. Assolto per insufficienza di prove un imprenditore di Agugliano. L’uomo, 57 anni, era finito a processo per furto . Stando alle accuse avrebbe sottratto, da un campo dell’impresa agricola dell’assessore all’Ambiente, dei particolari scivoli in acciaio su cui far passare i mezzi impiegati poi per lavorare nei terreni. Un furto che sarebbe avvenuto cinque anni fa. Era stato lo stesso Polenta ad accorgersi che gli erano state rubate delle rampe agricole. In quel periodo aveva in concessione un fondo agricolo a Casine di Paterno che utilizzava per coltivare grano e altri cereali. In quella stessa zona operava una impresa specializzata in lavori stradali, nell’utilizzo di macchinari per la movimentazione terra, che utilizzava pedane simili per il trasporto dei mezzi sul posto. Non trovando più le sue pedane all’assessore era venuto il dubbio che fossero state prese proprio dalla ditta in questione. Così fece un sopralluogo nell’azienda del sospettato dove avrebbe visto le sue pedane. L’assessore le fotografò riconoscendo il materiale come il suo e denunciando poi ai carabinieri il titolare dell’impresa. L’uomo, difeso dall’avvocato Maria Alessandra Tatò, è finito a processo ma ieri il giudice Lamberto Giusto lo ha assolto perché non c’erano abbastanza prove per ritenerlo responsabile. Per il 57enne quelle rampe erano le sue. Polenta era parte civile nel procedimento e chiedeva un risarcimento di 4mila euro.

ma. ver.