"Lega del Filo d’oro, cento lasciti in un anno"

Il presidente Bartoli: "Donazioni fino a milioni di euro, compresi immobili da tutta Italia. Introiti da impiegare per il Centro di Roma" .

"Lega del Filo d’oro, cento lasciti in un anno"

"Lega del Filo d’oro, cento lasciti in un anno"

I lasciti testamentari rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Lega del Filo d’oro e nel 2023 sono stati oltre cento quelli pervenuti alla Fondazione. Un dato importante a conferma non solo dell’affidabilità di questo strumento in costante crescita ma anche dell’impegno incessante dell’ente con sede nazionale a Osimo, che grazie al loro contributo ha potuto potenziare, nel tempo, i servizi offerti.

"È frutto di una campagna di comunicazione che è partita in tal senso negli anni Ottanta. Siamo stati i primi. Negli anni, c’è stato un incremento dei lasciti che provengono da persone che abitano da ogni parte d’Italia. Ci sono lasciti di qualche migliaio di euro fino a quelli di diversi milioni – dice Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del filo d’oro Ets – Alcuni non sono liquidi, comprendono beni immobili dislocati in ogni parte d’Italia. C’è un grosso lavoro per acquisirli e venderli. L’introito al momento ad esempio viene utilizzato per l’apertura del centro di Roma".

Uno dei più consistenti è stato quello di una dentista 91enne di Genova, pari a nove milioni di euro. "Coloro che decidono di farlo non hanno parenti al Filo d’oro o persone sordocieche e non è detto che non abbiano parenti prossimi. È stato aperto un fronte che nel 2012 ha portato alla creazione del Comitato testamenti solidale di cui fanno parte 28 organizzazioni e di cui sono portavoce. Questo è il terzo anno consecutivo di campagna con Renzo Arbore e il consenso altissimo è dimostrato delle numerose richieste di informazioni. È un lavoro che può durare anche anni quello a contatto con le persone che hanno fatto testamento. A loro il grazie. C’è una pressione enorme in tante regioni per avere il servizio". "Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile" è il titolo della campagna.

L’aumento costante di richieste di accoglienza e assistenza specialistica ha spinto il Filo d’oro ad espandersi sul territorio nazionale: "Oggi siamo presenti in 11 regioni, ma desideriamo essere ancora più vicini a tutte le persone sordocieche, raggiungendole lì dove occorre, facendo sempre attenzione a mantenere alto il nostro standard di qualità". Un’altra possibilità, sempre più diffusa fra gli italiani, è nominare la Lega del filo d’oro beneficiaria di una polizza vita: queste risorse non entrano nell’asse ereditario e sono immediatamente utilizzabili.

Silvia Santini