MARINA VERDENELLI
Cronaca

L’ex vigile timbrava e poi andava al bar

Sirolo, l’uomo era ispettore capo nel 2019: sarebbe stato sorpreso una decina di volte. Anche "visite" in banca e in pasticceria

L’ex vigile timbrava e poi andava al bar

L’ex vigile timbrava e poi andava al bar

di Marina Verdenelli

Andava al lavoro, timbrava il cartellino d’ingresso ma poi usciva per andare al bar, in pasticceria, in banca e perfino a casa mentre in realtà sarebbe dovuto stare in servizio. Un assenteista. E’ l’accusa mossa ad un vigile urbano del Comune di Sirolo, di 66 anni, oggi ormai in pensione. L’ex dipendente, un ispettore capo con tanti anni di servizio, sarebbe stato sorpreso per almeno una decina di volte a fare i fatti propri mentre doveva stare al lavoro. Adesso è a processo per falso in atto pubblico e la violazione del testo unico sul pubblico impiego perché avrebbe attestato falsamente la propria presenza in ufficio smarcando il cartellino per poi allontanarsi. I controlli risalgono al 2019 e sono iniziati a fine agosto, dopo che il comandante Ferruccio Pierantoni non lo aveva trovato in ufficio. Era il 28 agosto del 2019 e il vigile aveva smarcato il cartellino poco prima delle 7 per riuscire subito dopo con la propria vettura e fare rientro al lavoro dopo cinque ore. In aula ieri, davanti al giudice Corrado Ascoli, è stato sentito proprio il comandante che ha riferito i fatti di quel giorno. "Controllando le telecamere di sicurezza della città – ha detto Pierantoni – l’ho visto a bordo della sua auto, una Golf, che usciva. Non si è nemmeno messo la divisa quel giorno". Nella relazione della giornata il vigile presunto assenteista aveva indicato che era stato all’anagrafe, da un collega che però quel giorno era in ospedale ricoverato, e che aveva svolto dei servizi esterni di cui non si è trovato riscontro. Le telecamere visionate dal comandante lo avevano immortalato mentre andava in banca per un prelievo allo sportello. Fatto un esposto in procura il resto delle indagini sono state fatte dai carabinieri di Numana e l’allora comandante, Alfredo Russo, aveva rilevato almeno dieci uscite, tra i 15 e i 30 minuti, fatte da settembre a novembre 2019, in cui si assentava per andare al bar, in pasticceria, e al tabacchi. Il Comune si è costituito parte civile con l’avvocato Fabrizio Naspi e chiede 10mila euro per danni d’immagine. Il vigile finì sotto processo disciplinare ma non venne mai sospeso. Prossima udienza 19 giugno.