L’imperatore del formaggio è servito

L'iscrizione dedicata all'imperatore Traiano sull'Arco del porto di Ancona è stata erroneamente riprodotta su una pavimentazione vicina, trasformando "imperatore" in "formaggio". Un errore che mette in ridicolo la storia e solleva dubbi sull'attenzione durante i lavori.

Massaro

ll’imperatore Cesare figlio del divino Nerva, Nerva Traiano, ottimo, augusto, vincitore dei Germani, vincitore dei Daci, pontefice massimo, per diciotto volte con la tribunizia potestà, per nove volte imperatore, per sei volte console, padre della Patria, generosissimo principe, il Senato e il Popolo romano, perché restituì ai naviganti l’ingresso d’Italia più sicuro, avendo ampliato anche questo porto con il suo denaro".

E’ l’iscrizione, originariamente con lettere in bronzo, incisa sull’Arco dedicato all’imperatore Traiano che campeggia nell’area del porto antico. Un arco trionfale, per esprimere la riconoscenza all’imperatore che aveva ampliato il porto di Ancona a proprie spese, rendendo più sicuro l’accesso alle navi.

Si tratta della stessa iscrizione magicamente sbagliata

dallo sbadato marmista sulla pavimentazione di via XXIX Settembre, a pochi metri di distanza dalla statua dell’imperatore Traiano che il tempo e le intemperie stanno mettendo a dura prova. Non ce ne voglia nessuno, non siamo qui a dare lezioni con presunzione culturale. Ma lasciare alla casualità un errore così marchiano, fa sorridere. Lo schiaffo alla storia è palese, la figuraccia ai posteri altrettanto. Più che altro sarebbe interessante sapere se qualcuno, durante l’esecuzione e il posizionamento delle pietre, si sia accorto dello strafalcione. Visto che poi la pietra è stata posata, tutto farebbe pensare a una sorta di distrazione di massa. Il marmista non deve necessariamente essere a conoscenza della lingua latina. Neanche i tecnici che avrebbero dovuto supervisionare è detto che cullino il primo amore per la lingua dei nostri avi e le reminiscenze liceali. Dicunt (per restare in tema) che l’architetto abbia notato l’errore, quando però la frittata era fatta e la pietra già posata. Così, magicamente, l’ imperatore diventa caseario, del formaggio. Con buona pace della storia.