Lite per il lavoro, aggredisce collega: "Picchiato a colpi di pala e pugni"

Ha saltato il cancello di casa in via Ascoli Piceno e la discussione su alcuni calcinacci è degenerata. L’operaio albanese, 41 anni, è poi fuggito ma è stato rintracciato dagli agenti della squadra Volanti

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Salta il cancello di casa e aggredisce un collega di lavoro: arrestato un operaio pregiudicato di 35 anni. È successo dopo le 19 di giovedì, in un’abitazione di via Ascoli Piceno. Era da poco calato il sole quando il 35enne, albanese, si è presentato a casa del collega, un uomo italiano di 41 anni. I due avrebbero dovuto discutere di lavoro, ma evidentemente la situazione è degenerata e di lì a poco ne è scaturita una violenta lite con calci e pugni. Lo straniero si sarebbe presentato fuori dall’abitazione del collega, che si occupa di svuotare cantine, e poco dopo sarebbe piombato nel cortile di casa della vittima. Stando a quanto trapela, il 35enne avrebbe agilmente scavalcato il cancello prendendo a pugni lo svuota cantine. Poi, avrebbe afferrato una pala e lo avrebbe colpito al volto e alla schiena.

A mettere in fuga l’albanese, sono state le urla d’aiuto del 41enne. I vicini, intanto, allertavano il Nue, Numero Unico di Emergenza. In pochi minuti, sul posto, è giunta una pattuglia delle Volanti. Agli agenti, la vittima riferiva di essere stato aggredito poco prima da un suo conoscente – di cui forniva una dettagliata descrizione – che poi si era allontanato in direzione del centro cittadino. A seguito dell’aggressione, l’uomo presentava alcune ferite sul collo e sul volto e perdeva sangue. Tra l’altro, aveva perso 3 denti. Per tale ragione, veniva allertato il 118, per il trasporto a Torrette.

Dell’aggressore, però, si erano perse le tracce. È stato rintracciato poco dopo, mentre tentava di allontanarsi. Identificato, l’uomo risultava avere precedenti di polizia per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. L’aggressore mostrava un evidente stato di ubriachezza, desunto dall’alito fortemente vinoso, nonché un atteggiamento non collaborativo. Continuava a riferire di essere un operaio e di aver avuto una discussione solo verbale col collega, in merito al trasporto di alcuni calcinacci. Ai poliziotti, però, non è sfuggito che l’uomo aveva le mani gonfie, con alcune escoriazioni, forse dovute ai colpi inferti poco prima.

L’aggressione fisica veniva confermata persino da alcuni passanti che avevano assistito alla scena, i quali negavano si fosse trattato di una lite meramente verbale. Dopo essere stato portato in Questura, l’aggressore è stato arrestato per lesioni. È attesa in Tribunale la convalida.

Nicolò Moricci