L’Orchestra Fiati incanta le Muse. Sold-out il concerto di Capodanno

Il tradizionale appuntamento d’inizio anno a teatro è stato un successo. Esauriti i 1.200 posti a sedere

L’Orchestra Fiati incanta le Muse. Sold-out il concerto di Capodanno

L’Orchestra Fiati incanta le Muse. Sold-out il concerto di Capodanno

di Raimondo Montesi

ANCONA

La tradizione è stata rispettata: il ‘Concerto di Capodanno’ dell’Orchestra Fiati di Ancona per l’ennesima volta ha fatto registrare il tutto esaurito al Teatro delle Muse. E’ l’evento con cui inizia ufficialmente il nuovo anno nel capoluogo marchigiano, tanto atteso che ogni volta i biglietti (gratuiti) spariscono nel giro di breve tempo. Stavolta, con il sistema di prenotazioni su internet, il sold-out è stata una questione di neanche un’ora (e parliamo di un teatro con una capienza di quasi milleduecento posti). Dopo la grande festa in piazza Cavour, con cui la città ha salutato l’arrivo del 2024 tra musica, comicità (quella di Max Giusti), balli, brindisi e fotografie, inclusi gli immancabili selfie, in tanti si sono ritrovati nel Massimo dorico, a cominciare dal sindaco Daniele Silvetti, alla sua prima esperienza del genere (la nuova giunta di centrodestra è in carica dallo scorso maggio).

Sul palcoscenico sono saliti la storica Orchestra Fiati, composta da cinquanta musicisti professionisti provenienti da tutta la regione, e il direttore Mirco Barani, affiancati per l’occasione dal soprano Giulia Costantini e dal tenore Beniamino Son. Da brividi l’inizio del concerto, con l’esecuzione dell’inno nazionale di fronte a un pubblico che naturalmente si è alzato in piedi all’unisono. L’evento è il consueto ‘regalo’ che l’amministrazione comunale fa ai cittadini per inaugurare il nuovo anno, nel segno della musica più amata dal pubblico. L’edizione 2024 del concerto ha avuto una vocazione internazionale, visto che il programma aveva come significativo titolo "Tra Italia e Austria". Ancora più internazionale il brano di apertura, ‘Il giro del mondo in 80 giorni’ di Otto M. Schwarz, composizione che evoca le musiche più caratteristiche di vari paesi, ponendosi come una sorta di variegata colonna sonora di un film immaginario. Grande spazio è stato poi concesso ad alcune delle arie più famose del repertorio lirico italiano, nel segno di Giacomo Puccini (‘Vissi d’arte’ da ‘Tosca’, ‘Nessun dorma’ da ‘Turandot’ e ‘Mi chiamano Mimì’ dalla ‘Bohème’), Gaetano Donizetti (‘Una furtiva lagrima’ da ‘L’Elisir d’amore’) e Giuseppe Verdi (‘Libiamo, ne lieti calici’ dalla ‘Traviata’). Sul ‘fronte austriaco’, spazio a Josef Strauss (‘Sport Polka’), Johann Strauss jr. (‘Annen Polka’) e Johann Strauss (‘Auf der Jagd’). Alla fine applausi per tutti. Anche questa una tradizione per il ‘Concerto di Capodanno’.