"Ma indennizzi adeguati ai nostri agricoltori"

Coldiretti Marche valuta caso per caso l'agrivoltaico considerando impatti sulle linee elettriche e terrestri. Si oppongono ai pannelli a terra per preservare suoli agricoli, favorendo invece l'installazione su edifici esistenti. La petizione contro il fotovoltaico a terra ha raccolto oltre 8.300 firme.

"Ma indennizzi adeguati ai nostri agricoltori"

"Ma indennizzi adeguati ai nostri agricoltori"

"Stiamo valutando situazione per situazione perché oltre all’istallazione dei pannelli vanno considerate anche le linee aeree e interrate di collegamento nelle aree confinanti". Così Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti Marche sulla questione agrivoltaico. "I nostri uffici di zona stanno monitorando la situazione affinché ci siano meno disagi possibili e indennizzi adeguati agli agricoltori interessati. Coldiretti si è sempre posta a difesa dei suoli agricoli e condanniamo, quindi, i progetti di impianti fotovoltaici a terra che tolgono spazio alla produzione di cibo. Riteniamo che sia più opportuno utilizzare i tetti di stalle, casolari, fienili, laboratori di trasformazione e strutture agricole o comunque aree già urbanizzate per favorire percorsi di transizione energetica. Dalla nostra parte, nelle Marche, si sono posizionati oltre 8.300 cittadini che hanno firmato la nostra petizione contro il fotovoltaico a terra. Ma per quanto riguarda l’agrivoltaico stiamo valutando situazione per situazione".