Medici e infermieri "Ecco i mali della sanità"

Il grido d’allarme lanciato ieri nel convegno alle Muse. Il sottosegretario Salvi: "Non è il momento degli steccati, la politica ascolti gli operatori"

Medici e infermieri "Ecco i mali della sanità"

Medici e infermieri "Ecco i mali della sanità"

Medici e infermieri insieme, uniti contro il definanziamento del sistema sanità e per promuovere quei valori comuni di uguaglianza e di universalità che caratterizzano il servizio sanitario nazionale. Uniti anche nel lanciare un segnale, quello che "occorre cambiare il sistema organizzativo", e questo al di là degli investimenti, comunque necessari, sul comparto sanitario. E’ il messaggio lanciato ieri mattina dal Ridotto delle Muse, dove s’è svolto il convegno organizzato da Anaao Assomed Marche e Nursind Marche.

"Il Covid ha segnato uno spartiacque non solo in termini di quanto il professionista ha dato al sistema e di quanto noi abbiamo capito di essere fallaci – ha detto Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao-Assomed – ma è stato uno spartiacque in termini di percezione della cura. Trent’anni fa si curava in acuto, oggi abbiamo la necessità di curare la cronicità e di fare prevenzione. E non siamo pronti. Serve cambiare il modello organizzativo, non solo dell’erogazione di cure, ma anche dei professionisti. Occorre investire, oltre che economicamente, sulle leggi. Dobbiamo arrivare a ciò che succede prima dell’ospedale, per risolvere i problemi dello stesso. Siamo di fronte a una destrutturazione, non è solo e sempre un problema di soldi, è un problema di come i soldi sono investiti. Il Pnrr stanzia fondi per le infrastrutture e non per il personale ma potrebbe essere il punto di partenza per un riscatto, implementando quella medicina territoriale che è alla base delle problematiche che vive l’ospedale. Più del 70% dei ricoveri, infatti, sono inappropriati e sono pazienti che andrebbero curati sul territorio. Dobbiamo trasformare e riconvertire i piccoli ospedali in presidi di prossimità e territoriali e fare in modo, invece, che i grandi e medi ospedali siano incrementati a livello infrastrutturale, tecnologico e di personale".

Numerosi gli interventi: oltre a Pierino Di Silverio, infatti, hanno partecipato al convegno anche Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind, Daniele Fumelli, segretario Marche Anaao-Assomed, Donato Mansueto, segretario Nursind Marche, nonché Simone Pizzi, medico e presidente del consiglio comunale di Ancona, Aldo Salvi, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale ("Non è il momento degli steccati perché la sanità è di chi la fa e pertanto compito della politica è di valorizzare gli spunti dialettici che arrivano dagli operatori sanitari, lavorare per migliorare l’efficienza ottimizzando le risorse a disposizione"), il presidente dell’ordine dei medici di Ancona, Fulvio Borromei e Oriano Mercante, medico e sindaco di Camerano. In videocollegamento Nino Cartabellotta, presidente fondazione Gimbe. "E’ il momento di trovare una coralità per raggiungere un obiettivo – ha dichiarato Fulvio Borromei –. L’obiettivo è quello di mantenere questo sistema sanitario nazionale, ma c’è la necessità di cambiare paradigma. Il definanziamento è un elemento strettamente importante ma oggi la carenza maggiore sta nel non apprezzamento del lavoro dei medici e dei professionisti. Il sistema può cadere, noi non lo vogliamo, questo è il nostro patrimonio, invito la politica a farsi carico in maniera straordinaria di un’emergenza che poi potrebbe portare alla tempesta perfetta".