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Minaccia la ex di portarsi via il figlio. Divieto di avvicinarsi e braccialetto
Negli ultimi mesi un 45enne di origine straniera ha inviato messaggi telematici insistenti negli ultimi mesi in cui l’ex compagna di fare del male a lei e alla sua famiglia e di farsi giustizia da solo portando via con sé, e all’estero, il loro figlio minore, paventando l’ipotesi di sottrarlo a scuola e raccomandando più volte alla donna e alla famiglia di lei di guardarsi le spalle. Condotte per le quali nei giorni scorsi i poliziotti della Questura di Ancona, lo scorso 23 dicembre, hanno dato esecuzione all’Ordinanza del gip di Ancona con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento nei confronti dell’uomo, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. Per il 45enne, che dovrà restare a distanza di almeno 500 metri dalla donna e dal figlio, disposta anche l’applicazione del braccialetto elettronico, oltre al divieto di comunicare con gli stessi attraverso qualsiasi mezzo (telefono, mail, social e quant’altro).
Misure dettate da condotte minacciose, moleste e vessatorie, ripetuti in un arco temporale significativo, che hanno determinato nella vittima, un tempo legata all’uomo da una relazione affettiva, uno stato di ansia e di sofferenza psicologica ed un fondato timore per l’incolumità sua e dei suoi prossimi congiunti. Contro il provvedimento, ovviamente, è ammessa l’impugnazione e il destinatario è persona sottoposta a indagini e presunta innocente fino a sentenza definitiva. Nel corso del 2023, nell’ambito della Legge sul "codice rosso", la Sezione specializzata della Squadra Mobile ha denunciato 35 persone per reati connessi alla violenza di genere; quattro i provvedimenti cautelari adottati per maltrattamenti in famiglia; otto i provvedimenti cautelari per violenze sessuali aggravate e sui minori; sei adottati per atti persecutori, cosiddetto stalking.