Minacciati in strada al Piano da clochard ubriaco: "La polizia lo sta controllando ormai da tempo"

Dopo la denuncia di Fabio Mecarelli su un presunto avvicinamento minaccioso da parte di un senza fissa dimora, la Questura di Ancona ha chiarito che l'uomo è monitorato e non ha precedenti specifici. Mecarelli ha riferito di aver evitato uno scontro fisico e di aver chiamato il 113. La Questura ha spiegato che l'uomo non avrebbe minacciato Mecarelli, ma si sarebbe solo avvicinato con un braccio alzato.

Dopo la denuncia da Fabio Mecarelli, che sulle colonne del Carlino ha raccontato di essere stato avvicinato da un uomo senza fissa dimora, in stato confusionale, che ha inveito senza motivo contro di lui e la moglie, la Questura di Ancona, ieri in una nota, ha fatto chiarezza, spiegando che la persona in questione è da tempo controllata dalla Polizia. L’episodio, aveva raccontato invece il presidente dell’associazione Anti Degrado, si era verificato giovedì scorso, intorno alle 19.30. Mecarelli ha riferito che si trovava al Piano. Era appena sceso da casa della madre e si stava dirigendo a riprendere la macchina, ma all’altezza del palazzo dell’Enel in via Giordano Bruno ha dovuto fronteggiare un imprevisto quando quell’estraneo, forse ubriaco, gli si è parato davanti in maniera minacciosa. È riuscito "ad andare via evitando lo scontro fisico – ha detto – e ad informare il 113 dell’accaduto". Dunque con la moglie, sono "saliti velocemente in auto che per fortuna era lì vicino, in via Saracini. Quella persona non aveva buone intenzioni, ci veniva addosso minacciosa. Noi siamo riusciti a fuggire". Subito dopo è arrivata sul posto una pattuglia e il clochard di origini straniere era ancora lì, dove da tempo avrebbe trovato un riparo di fortuna sotto i portici. Non sarebbe nuovo a scatti aggressivi. La Questura dorica ha fornito una sua versione dei fatti, specificando di monitorare e attenzionare "la zona con specifici e dedicati servizi di controllo del territorio settimanali, anche attraverso l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine. Il presunto aggressore è un uomo verosimilmente conosciuto a questi Uffici, già identificato e controllato. Si tratta di un uomo extracomunitario, regolare sul territorio nazionale e senza precedenti specifici, per il quale è stato richiesto l’interessamento da parte dei Servizi sociali affinché prendano in carico la situazione di disagio vissuta dall’uomo. Quest’ultimo, da ciò che risulta agli uffici di via Gervasoni, non avrebbe aggredito il cittadino che ha rilasciato le dichiarazioni ma si sarebbe solo avvicinato con un braccio alzato, senza minacciarlo e senza dare alcun segnale riconducibile ad un tentativo di aggressione".