"Misure urgenti contro la morìa di negozi"

Le sette chiusure in due mesi in centro preoccupano la Confartigianato: "Caro affitti, parcheggi: bisogna intervenire in fretta"

"Misure urgenti contro la morìa di negozi"

"Misure urgenti contro la morìa di negozi"

Chiuse, in nemmeno due mesi, 8 attività in centro: le associazioni di categoria chiedono un tavolo all’amministrazione comunale che in ogni caso rileva come ci siano state anche 7 aperture nel salotto buono nell’arco del 2023. Tra le richieste quelle di togliere i tanti stalli blu introdotti dalla vecchia giunta (nelle scorse settimane è stato ritrasformato in libero il parcheggio delle Conce). "Servono misure urgenti per frenare la morìa di attività economiche a Jesi, non solo nel centro storico, ma anche nelle zone limitrofe- commentano Cristina Brunori e Marta Vescovi, presidente e responsabile dell’Area territoriale di Jesi di Confartigianato -. Da un confronto con l’assessore alle attività economiche, abbiamo raccolto la disponibilità ad istituire un tavolo di confronto per individuare le azioni da portare avanti". Per loro all’origine di questa situazione ci sono diversi fattori: "dal caro affitti, alla difficoltà di parcheggio lungo viale della Vittoria dove, pure, hanno chiuso alcune attività". Oltre a quelle elencate nei giorni scorsi dal Carlino, si è aggiunta prima di Natale la saracinesca abbassata della pizzeria 0731 vicino l’arco Clementino. "È necessario intervenire in sinergia e in fretta, perché ogni chiusura rappresenta un danno per l’economia, ma anche per l’immagine della città. Negli ultimi due anni il territorio di Jesi ha perso, complessivamente, oltre 250 imprese" rimarcano Vescovi e Brunori. "Troppo spesso – aggiungono - chi decide di avviare un’impresa lo fa senza una giusta valutazione, senza un piano aziendale e una analisi di mercato, con la conseguenza che dopo pochi mesi è costretto ad abbassare la saracinesca. Per questo come Confartigianato cerchiamo di essere vicini alle imprese fin dall’inizio consigliando sui passi da compiere e valutando ogni situazione. Sono però indispensabili un intervento sinergico e investimenti per incentivare le aperture e rendere sostenibile portare avanti un’attività". Anche la Cna esprime preoccupazione "per un saldo che a Jesi tra chiusure e nuove aperture purtroppo si orienta con il segno meno. Particolarmente problematica – aggiunge il responsabile Marco Silvi - la situazione lungo il viale della Vittoria, ma neanche il centro storico, nonostante qualche recente nuova apertura, può vantare un saldo positivo. Non basterà l’arrivo di Amazon per risollevare con un colpo di bacchetta l’economia jesina, occorre bensì una progettazione accuratamente studiata e mirata".

Sara Ferreri