"Moglie e figliastra mi hanno derubato"

L’accusa di un 70enne: sparita valigetta con 120mila euro. Due donne nei guai per furto aggravato .

"Moglie e figliastra mi hanno derubato"

"Moglie e figliastra mi hanno derubato"

Derubato di tutti i risparmi dalla figlia della moglie. Il furto sarebbe stato commesso mentre l’uomo accompagnava la donna all’aeroporto di Bologna, dove doveva prendere un volo per tornare da una parente per il battesimo di un bimbo. In casa era rimasta la figliastra, una 31enne romena residente ad Ascoli, e avrebbe approfittato di quella circostanza per aprire una valigetta, custodita sopra a un armadio della camera da letto, e portare via il denaro, 120mila euro anche se in fase di denuncia la vittima ha sempre parlato di 40mila. Sparite anche due collane d’oro, una appartenuta alla prima moglie della parte offesa poi morta. Il furto sarebbe stato commesso il 19 luglio 2020 ai danni di un chiaravallese di 70 anni, ma solo a settembre dello stesso anno è stato attribuito alla figliastra, ora è a processo per furto aggravato in concorso con la madre (romena anche lei ma non punibile perché sposata alla parte offesa al momento del fatto). Come è stato scoperto è stato riferito ieri in aula, davanti al giudice Lamberto Giusti, dalla figlia legittima del 70enne. "Ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto – ha raccontato la donna, 45 anni –, era un uomo romeno che mi ha raccontato che la moglie di mio padre aveva una relazione con lui e mi ha mandato foto di lei nuda con addosso la collana di mia madre che risultava rubata. Mio padre aveva risparmi che erano soldi lasciati a lui dai miei nonni. Non sapevo dove li tenesse. Una decina di giomi dopo la partenza della moglie per la Romania, avevo chiesto a mio padre se poteva prestarmi del denaro". L’uomo aveva mandato la figlia a casa sua dandole le chiavi e dicendole dove si trovavano i soldi. "Aperta la valigetta i soldi non c’erano più", ha riferito in aula sempre la figlia legittima. Così i primi sospetti. Era il 29 luglio. In aula ha testimoniato anche la vittima. "Ho chiamato mia moglie in Romania – ha riferito il meccanico –, che mi ha detto che lei non era stata e ha aggiunto che voleva il divorzio perché non mi amava più. Poi sono arrivati gli screenshot di conversazioni tra mia moglie e sua figlia dove parlavano dei miei soldi". A inviarli è stato il romeno con cui la moglie della vittima avrebbe avuto una relazione e che lo aveva avvisato perché anche lui era stato derubato. L’imputata (difesa dall’avvocato Achille Castelli) avrebbe scritto alla madre il giorno della partenza, dicendo che aveva paura di portare il denaro a casa perché era troppo e aveva timore di essere scoperta. Il denaro non è stato più recuperato ma la figliastra poco dopo ha aperto un centro estetico tutto suo. Marina Verdenelli