Mole, arrivano i capolavori. Dai capolavori nascosti del Mart alle opere della Pinacoteca Podesti

Due le mostre che resteranno aperte fino al primo aprile, l’accesso avverrà con l’acquisto di un biglietto unico. Nella prima sala dominano il futurismo e l’astrattismo che dialoga con le opere dei locali in restauro.

Mole, arrivano i capolavori. Dai capolavori nascosti del Mart alle opere della Pinacoteca Podesti

Mole, arrivano i capolavori. Dai capolavori nascosti del Mart alle opere della Pinacoteca Podesti

Dopo le polemiche, alla Mole Vanvitelliana arrivano le opere d’arte. Sono, innanzitutto, quelle della mostra "Dal futurismo all’Informale, capolavori nascosti nelle collezioni del MART", inaugurata ieri nella sala Polveri, la prima di una serie di quattro esposizioni a cura di Vittorio Sgarbi. Ma ad essere aperta al pubblico è anche la contigua sala Vanvitelli, che accoglie una selezione delle opere provenienti dalla Pinacoteca ‘Francesco Podesti’, molte delle quali inedite. L’accesso ad entrambe le mostre, che resteranno aperte fino al 1 aprile, avverrà con l’acquisto di un biglietto unico e nella stessa fascia oraria. Inizia così a prendere concreta forma la strategia dell’amministrazione comunale, mirata ad attivare ‘sinergie’ con operatori nazionali e internazionali specializzati per la realizzazione di grandi eventi espositivi in grado di qualificare la proposta culturale del capoluogo e di promuoverne le potenzialità turistiche. Ed è appunto la Mole la sede scelta quale luogo di accoglienza di mostre temporanee in forma di partenariato o co-organizzazione con soggetti pubblici o privati. Ben accetta è stata la proposta di collaborazione ricevuta dal Museo MART di Trento e Rovereto per organizzare un’esposizione di arte moderna e contemporanea di rilievo internazionale, testimonianza di alcune delle più importanti correnti artistiche del Novecento, dal Futurismo all’Arte informale, passando per la Metafisica, il Realismo magico e l’Astrattismo. Nella prima sala le opere di Fortunato Depero dialogano con quelle di Giacomo Balla e Gino Severini. Tullio Crali e Mino Delle Site interpretano il tema tipicamente futurista del dinamismo. Ci sono poi Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico e Giorgio Morandi, fra i protagonisti dell’arte italiana tra le due guerre. E ancora: Renato Guttuso, Emilio Vedova, Giuseppe Capogrossi, Carla Accardi, Gastone Novelli, Alberto Burri e Antoni Tàpies, fino ad arrivare a Lucio Fontana con i suoi rivoluzionari ‘Concetti spaziali’. Le opere del Mart a loro volta dialogano con quelle provenienti dalla Pinacoteca, sottoposta a interventi di adeguamento impiantistico e di restauro finanziati con il PNRR, allo scopo di proteggere le opere da un possibile degrado microclimatico e da eventuali sismi. L’edificio resterà chiuso fino al 31 ottobre 2024, ma grazie alla Mole il pubblico potrà continuare ad ammirarne alcuni capolavori. L’assessore alla cultura Anna Maria Bertini addirittura si commuove parlando dell’ ‘intenso lavoro’ fatto per l’allestimento, che riceve i complimenti di Sgarbi, e poi con un certo orgoglio dichiara: "Abbiamo dei risultati importanti. Questa è la prima di una lunga serie di mostre che inizia oggi e arriverà fino al 2025".

r. m.