MARINA VERDENELLI
Cronaca

Morte di Trozzi, indagati 4 medici. L’accusa è quella di omicidio colposo

Il titolare della Fraber e presidente del Camerano era andato al pronto soccorso di Osimo per dei controlli

Massimiliano Trozzi si era sentito poco bene il 15 marzo a un incontro di calcio ed era stato visitato da un’ambulanza e successivamente all’ospedale di Osimo

Massimiliano Trozzi si era sentito poco bene il 15 marzo a un incontro di calcio ed era stato visitato da un’ambulanza e successivamente all’ospedale di Osimo

Cinque giorni prima di morire era stato al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo per un controllo. Aveva la pressione alta Massimiliano Trozzi e voleva essere tranquillizzato che non avesse nulla. Dopo poche ore era stato rimandato a casa. La Procura di Ancona ha indagato per omicidio colposo in concorso quattro medici, due sono radiologi, in servizio il 15 marzo scorso al pronto soccorso osimano, il giorno in cui l’imprenditore di San Biagio e presidente del Camerano Calcio si era recato per una visita.

Il fascicolo, aperto a loro carico dal pubblico ministero Rosario Lioniello, è stato un atto dovuto dopo la morte del 45enne, titolare dell’azienda Fraber a San Biagio, specializzata in pelletterie, e anima della squadra del Camerano. Trozzi è stato trovato deceduto il 20 marzo scorso, all’interno della sua attività, dalla madre. Erano le 10 quella mattina. La notte l’imprenditore l’aveva passata quasi in bianco per un forte mal di testa. Arrivato in ufficio è stato colpito da un malore che gli è stato fatale. Sulla sua morte i familiari, la moglie e anche i genitori del 45enne, vogliono andare a fondo e avevano infatti presentato un esposto in Procura pochi giorni dopo il decesso, anticipando l’intenzione verbalmente subito dopo la morte attraverso il loro legale, l’avvocato Simona Montecchiani. La salma di Trozzi era stata messa sotto sequestro giudiziario per dare modo agli ufficiali di pg incaricati dalla Procura di individuare i medici, che erano in servizio il giorno in cui l’imprenditore si era recato in pronto soccorso per accertamenti, e procedere poi con la richiesta dell’autopsia.

L’incarico per l’esame autoptico sarà affidato domani mattina al medico legale Mauro Pesaresi della Medicina Legale di Torrette. La richiesta dell’autopsia è stata notificata alle parti indagate che potranno partecipare con un proprio consulente di parte se lo vorranno. I familiari di Trozzi parteciperanno con un proprio medico legale, Adriano Tagliabracci. L’autopsia servirà a chiarire le cause della morte e a stabilire se ci sia un nesso con la pressione alta registrata cinque giorni prima dalla vittima. Trozzi il 15 marzo si era agitato ad un incontro di calcio, la sua squadra aveva perso in casa, e si sarebbe fatto misurare la pressione da una ambulanza lì presente. I valori erano alti così per precauzione si era recato in pronto soccorso dove però sarebbe stato dimesso senza una terapia da seguire. Cinque giorni dopo è morto. In ospedale la Procura ha fatto sequestrare anche la cartella clinica dell’accesso al pronto soccorso e saranno oggetto di esame anche quelle. Si cercherà di capire se la procedura attuata dai medici che lo hanno avuto in cura sia stata adeguata. Una forma di garanzia per tutte le parti coinvolte. Trozzi non avrebbe sofferto di nessuna patologia e avrebbe goduto di ottima salute prima di morire. La madre lo aveva trovato riverso a terra la mattina del 20 marzo e non c’era stato più nulla da fare per lui. Nemmeno l’arrivo del 118 era stato utile. Dopo l’autopsia potrà essere fissato il funerale.