ANDREA MASSARO
Cronaca

Morto in casa da anni. Calendario e bolletta, tutto fermo al 2018. Gianni invisibile a tutti

Nell’appartamento dove il 71enne Guidi è stato trovato mummificato il tempo sembra essersi bloccato. Ma le indagini non si fermano.

Morto in casa da anni. Calendario e bolletta, tutto fermo al 2018. Gianni invisibile a tutti

Morto in casa da anni. Calendario e bolletta, tutto fermo al 2018. Gianni invisibile a tutti

Nell’appartamento al secondo piano di via Urbino, civico 4, il tempo si è fermato al 2018. Accanto al corpo mummificato di Gianni Guidi, 71 anni, geometra in pensione, un calendario fermo a cinque anni fa. Una bolletta, sempre di quell’anno e mai pagata, una rivista del 2018. Poco altro, tutto risucchiato dal tempo. Per cinque, lunghi anni, il corpo di quest’uomo sarebbe rimasto così, su un divano letto in sala da pranzo, vicino a una finestra leggermente aperta da cui, verosimilmente è uscito poco alla volta il fetore provocato dal decesso dell’uomo. Una morte che, stando ai primi accertamenti, sembrerebbe del tutto naturale. Sarà l’autopsia, disposta dal pm Marco Pucilli a stabilire il periodo del decesso.

Verosimilmente un giorno d’estate del 2018 Gianni Guidi, persona solitaria, arrivata ad Ancona l’anno precedente dopo aver trascorso praticamente una vita a Roma, si corica, come fa tutte le sere. Ha pochi amici, non ha nessun parente nel capoluogo marchigiano. Solo un fratello a Roma, con cui non ha buoni rapporti: l’anno precedente, dopo la morte della mamma hanno litigato di brutto e da allora non si sono più rivolti la parola. Gianni Guidi si addormenta, per sempre. Il suo tempo e quello di tutti coloro che gli ruotano attorno si ferma lì. Da quell’anno, ad Ancona e nel mondo succede di tutto: il Covid, le guerre, le gioie sportive, i disastri naturali. Tutto accade, tutto rimane immobile nelle quattro mura di via Urbino 4. Per Gianni Guidi e per i condomini del suo palazzone di dieci piani che non si accorgono minimamente della sua esistenza. Nessuno lo reclama, neppure il condominio che pure avrà visto che la cassetta delle lettere debordava di corrispondenza. Eppure nessuno alza un dito, neppure per insospettirsi. Sui pianerottoli del palazzo nessuno annusa il forte odore proveniente dall’appartamento del 71enne. Il tempo alla fine mitiga un po’ anche quello, ma è chiaro che il cattivo odore si sente pur sempre.

I carabinieri di Ancona principale, che indagano sull’accaduto, si chiedono in queste ore come sia possibile tutto questo. Possibile che nessuno abbia mai avuto il sentore che fosse successo qualcosa a Gianni Guidi? Il fratello, preso a sommarie informazioni dagli investigatori dopo il ritrovamento del cadavere, giovedì pomeriggio, ha riferito ai carabinieri di essere arrivato da Roma in mattinata. Perchè proprio dopo tutti questi anni? Coincidenza banale: voleva sapere perchè Gianni non rispondeva alle telefonate. L’ultima volta che si erano sentiti era nel 2018. Poi il nulla. Uno a Roma, l’altro ad Ancona, nella casa di famiglia dove erano nati, ma dalla quale si erano allontanati da bambini seguendo i genitori nella capitale. Ma torniamo al fratello. Arriva ad Ancona in mattinata e va in in via Urbino 4. Bussa alla porta e nessuno risponde. Si insospettisce e mette un biglietto sotto la porta. Torna nel pomeriggio e il biglietto è ancora lì. I sospetti montano. Chiama un fabbro che però non si prende la responsabilità di aprire una porta dove potrebbe trovare sgradite sorprese. Così allerta i carabinieri. I militari arrivano e fanno aprire il portone. E trovano il cadavere mummificato di un uomo sul divano letto in soggiorno. Porta chiusa dall’interno. Dentro, tutto in ordine. Non c’è aria di rapine né di morte violenta. Ma solo di morte e di macabra solitudine e abbandono. I carabinieri riscontrano pochi elementi che fanno tornare le lancette del tempo al 2018: il calendario, la bolletta inevasa, una rivista.

Ora gli accertamenti sono volti a capire quando è stata sospesa l’utenza telefonica in uso a Gianni Guidi (solitamente dopo un anno dal mancato utilizzo). Se, attraverso l’analisi dei tabulati, negli ultimi due anni c’è stato traffico telefonico, se il fratello, quindi ha raccontato la verità. Gianni Guidi non risulta essere stato seguito dai servizi sociali. Era solamente molto solo: zero amici, nessun parente, praticamente invisibile a tutti. Da vivo e anche da morto.