"Movida molesta, ormai viviamo nel terrore"

Esplode il caso Chiaravalle, i residenti del centro scrivono al Prefetto: "Si drogano sotto casa, atti vandalici sulle nostre auto"

"Movida molesta, ormai viviamo nel terrore"

"Movida molesta, ormai viviamo nel terrore"

"Viviamo nel terrore. Siamo arrivati al punto di non uscire più di casa nel finesettimana. Chi ha provato a chiedere rispetto della quiete pubblica e del decoro è stato aggredito e si è trovato l’automobile con le gomme forate o i vetri rotti".

A parlare sono i residenti del centro storico di Chiaravalle i quali si sono riuniti nei giorni scorsi in comitato e hanno scritto e inviato un nuovo esposto al prefetto di Ancona Saverio Ordine e al commissariato di Jesi, diretto dal vicequestore Paolo Arena.

"L’ultimo episodio di movida molesta è stato registrato venerdì quando abbiamo visto persone fare utilizzo di droga sotto le nostre finestre" riferiscono i residenti che hanno raccolto le firme e inviato l’esposto: "Siamo un gruppo di abitanti della zona tra via Abbazia, piazza Garibaldi e parte di corso Matteotti – scrivono -. DaL 2021 siamo costretti a convivere con una movida molesta, con il disturbo della quiete pubblica, degrado e precarie condizioni igienico sanitarie per colpa di un amministrazione comunale che non vuole prendere decisioni e discapito dei basilari diritti e del benessere dei propri cittadini.

La precaria situazione denunciata con esposto inviato al prefetto di Ancona e altre autorità a ottobre del 2021 e sottoscritto da numerosi cittadini si è aggravata nel corso di questi due anni: quotidianamente noi residenti subiamo atti vandalici contro le nostre auto, solo in parte denunciati, atteggiamenti maleducati da parte dei giovani che si nascondono dietro la frequentazione della zona parrocchiale, azioni fuorilegge come sosta in zona privata e urina sui muri delle abitazioni.

Nonché uso di sostanze stupefacenti sotto le nostre finestre. Tutto questo- aggiungono - ha portato una situazione di insicurezza e paura di noi residenti. Il problema della movida e dei locali, a causa di un regolamento comunale ormai obsoleto e carenza di controlli ci costringe ogni fine settimana a dover sopportare musica ad altissimo volume per diverse ore, a discapito del diritto di riposo diritto a riposo alla quiete pubblica. Abbiamo documentato tutto con audio e video e inviato tutto agli enti preposti".

"Abbiamo più volte chiamato le forze dell’ordine per fare in modo che abbassassero il volume e riportassero il rispetto delle regole – concludono -. Abbiamo chiesto risposte all’amministrazione comunale a si tende a minimizzare.

Siamo stanchi della situazione e non ci sentiamo tutelati. Chiediamo di risolvere una situazione ormai divenuta insopportabile".

Sara Ferreri