REDAZIONE ANCONA

"Negozi chiusi, la città che soffre. Subito un piano di sviluppo"

L’appello delle associazioni e l’assemblea dell’opposizione "Meno 184 imprese nel 2023". Armezzani: "Confrontiamoci".

"Negozi chiusi, la città che soffre. Subito un piano di sviluppo"

Una nuova crisi sta fiaccando il fabrianese. Le associazioni di categoria come Cna, analizzando i dati delle chiusure (-184 imprese nel ’23) chiedono "un piano di sviluppo infrastrutturale che faccia tornare la città della carta un crocevia logistico tra nord e sud, est e ovest, unica soluzione per accrescere i flussi e rendere questo territorio logisticamente appetibile per gli imprenditori del presente e del futuro". L’opposizione organizza un‘assemblea pubblica sul tema martedì, ore 18, alla sala del Dopo Lavoro Ferroviario, all’interno della stazione. Parteciperanno sindacati, associazioni di categoria, lavoratori e semplici cittadini. Obiettivo "trovare soluzioni concrete e costruire un futuro migliore per Fabriano e il suo entroterra". Fabriano Progressista, attraverso il consigliere Lorenzo Armezzani, annuncia: "Vogliamo rafforzare gli spazi pubblici per il confronto e l’approfondimento fra tutti: la prossima assemblea sarà sul lavoro e lo sviluppo. Il titolo: ’Fabriano, una comunità in crisi che cerca soluzioni innovative’. Durante lo sciopero generale dello scorso 17 novembre - aggiungono - ci siamo accorti che la crisi che morde la nostra comunità non è sentita da tutti: se non hai il problema a casa, qualcuno che ha perso il lavoro o un negozio che fatica chiudere i conti del mese, la crisi economica non sembra neanche sfiorarci. Ma le cose non stanno così: il terreno ci sfugge sotto ai piedi e non ce ne stiamo accorgendo. L’economia fabrianese è alle prese con una crisi che affonda le sue radici nel declino dell’industria locale, caratterizzata da un lavoro sempre più scarso, precario e poco remunerato".