"Niente selfie e cibo al lupo: non avvicinatevi"

Il Parco del Conero detta le regole dopo l’avvistamento tra Sirolo e Numana di un giovane esemplare.

"Niente selfie  e cibo al lupo:  non avvicinatevi"

"Niente selfie e cibo al lupo: non avvicinatevi"

Si era affacciato tra le case all’ora di cena pochi giorni fa un esemplare di lupo a Sirolo, visto e filmato dai residenti, impauriti ma anche pieni di meraviglia, pure a Numana. Una presenza quella che sta riproponendo la necessità di informazione adeguata e comportamenti corretti nei confronti della fauna selvatica. "Nessun allarmismo ma attenzione a non incentivarne la permanenza in contesti urbani", dice Marco Zannini, direttore dell’Ente parco del Conero, al termine di uno specifico incontro con specialisti del gruppo "Popoli e Lupi", i Carabinieri Forestale e il sindaco di Sirolo Filippo Moschella. Si tratta infatti di un esemplare giovane che in queste aree antropizzate è soltanto di transito verso zone naturali non ancora occupate da altri gruppi, la cui permanenza è correlata alla disponibilità di cibo.

L’eccessiva familiarità assieme alla disponibilità di cibo rende infatti sempre meno diffidente il lupo che potrebbe così avvicinarsi all’uomo, creando situazioni di pericolo soprattutto se in presenza di cani. "Per questo è molto importante che i rifiuti vengano posti negli appositi contenitori rigidi, limitandone al massimo la permanenza all’esterno degli edifici, ed evitare siti di alimentazione all’aperto che potrebbero diventare per il lupo luoghi di alimentazione e predazione. Abbiamo sintetizzato con l’aiuto degli esperti alcune raccomandazioni che si riferiscono anche alla convivenza con il cinghiale".

L’obiettivo è anche evitare che vengano compiuti gesti sconsiderati da parte di qualcuno come accaduto nel caso dell’orsa Amarena abbattuta nelle scorse ore in Abruzzo dopo che per giorni sui social erano stati diffusi video dell’orsa coi suoi due cuccioli in zone urbane ripresa da decine di smartphone. "E’ vietato dar da mangiare alla fauna selvatica. Nel caso si scorga la presenza di un esemplare, l’atteggiamento migliore è quello di allontanarlo, spaventarlo magari con emissioni sonore improvvise che lo aiutino a sviluppare l’atavica diffidenza nei confronti dell’uomo. Vietato qualsiasi tentativo di avvicinamento, magari con il pretesto di qualche scatto fotografico. E’ fondamentale mantenere le distanze e informare l’Ente parco, il Comune o i Carabinieri Forestale. Niente selfie con il lupo, facciamo in modo che non perda l’atavica diffidenza nei confronti dell’uomo e si affretti a trovare cibo e rifugio nella natura".

"L’impegno del Parco è che non si diffondano allarmismi ingiustificati perché non siamo in una situazione di emergenza – dice il presidente Picciafuoco - è di fornire buone pratiche che favoriscano la convivenza tra uomo e fauna anche in un parco antropizzato come questo".

Silvia Santini