
di Marina Verdenelli
"E’ doloroso vedere che una fontana, con una storia alle spalle, salvata dai bombardamenti della guerra, venga danneggiata. Insomma non ci sono più le bombe ma abbiamo i vandali". A parlare è Alessandra Maltoni, una cittadina anconetana, legata alla fontana dei Cavalli di piazza Roma che domenica scorsa è stata trovata con un’ala rotta. Un giovane, che si sarebbe poi anche autodenunciato ai carabinieri, è salito sopra ad uno dei cavalli e l’ala ha ceduto. Suo zio, Mentore Maltoni, è stato tra quelli che la restaurò nel dopoguerra, nel 1946-47, per rimediare ai danni dei bombardamenti. "Quando ho visto che era stata danneggiata – spiega Maltoni – mi è dispiaciuto tantissimo. Per questo ho deciso di pubblicare una foto dell’epoca, in omaggio ad un monumento a me e agli anconetani caro". La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook "Storica Ancona", e ritrae lo zio e lo scultore Vittorio Morelli mentre lavorano per ripristinare la fontana. "Basterebbe un po’ di buon senso – continua Maltoni – e anche il Comune potrebbe tutelarla mettendo una telecamera e ripristinando anche lo sgorgare dell’acqua. Quella è una fontana barocca". La sua realizzazione è datata 1755-1758, ad opera degli scultori Scipione Daretti e Gioacchino Varlè. La fontana dei cavalli fu costruita in stile barocco. La posizione dove si trova oggi non è quella originale. "Prima stava in piazza Kennedy – dice Elisabetta Morelli, nipote dello scultore che l’ha restaurata (era il nonno) – ed è stata spostata in piazza Roma nel 1908. Mio nonno aveva aggiunto delle prese d’acqua e anche dei gradoni poi però eliminati con il restauro della piazza". La ristrutturazione post bellica era stata ordinata dal Comune a Morelli e Maltoni. "Credo che la fontana andrebbe tenuta meglio – riprende Maltoni – non può essere meta di bivacchi e tenuta senza una goccia d’acqua. Non ho conosciuto mio zio perché è morto nel 1957, io sono nata dopo, ma sapere che lui ci ha messo le mani mi lega a quel monumento. Fa effetto vederlo ridotto così. Potrebbe essere protetta da un cordolo intanto, che impedisca di entrarci dentro, e una telecamera in modo da non ridurla ad un lavatoio per i piedi. L’acqua poi deve tornare a zampillare da quelle bocchette, è bellissima con l’acqua, è la sua funzione. Bisognerebbe abbinarci anche una biografia accanto che spieghi cos’è".