"Ormai i ragazzi sono perfettamente integrati"

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"Ormai i bambini si sono perfettamente integrati, sia a scuola che nel resto della vita. La guerra è ancora in corso, quando sarà finita, speriamo presto, mia figlia e i nipoti torneranno a casa". Svetlana vive e lavora ad Ancona ormai da tanti anni e quando in Ucraina, la sua terra, si è verificata l’aggressione della Russia sua figlia, anch’essa Svetlana, e i due nipoti Artur e Timur, si sono subito messi in viaggio. Un viaggio partito alla fine di febbraio scorso, pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dell’armata russa, e l’arrivo nel capoluogo delle Marche il 2 di marzo. Per la giovane mamma e i due figli non era la prima volta di un viaggio ad Ancona, città conosciuta grazie alle visite frequenti alla nonna. Ora però non è tempo di vacanze, ma di emergenza umanitaria. Il Carlino, proprio a inizio marzo, raccontò quel ricongiungimento che ancora va avanti: "Stiamo ancora tutti e quattro nel mio piccolo appartamento di Palombina _ spiega la nonna dei due ragazzini, 13 e 10 anni _, è piccolo, ci stiamo stretti, ma almeno siamo insieme. I bambini stanno bene, Artur gioca a Vallemiano, è bravo, e va a scuola a Torrette, mentre il piccolo frequenta la scuola di Palombina. Sono benvoluti, hanno già degli amichetti. Mia figlia sta cercando un lavoro e soprattutto imparando l’italiano per avere qualche opportunità in più. il problema è che grandi opportunità di lavoro qui non ce ne sono. Non sapendo quando questa crisi finirà vuole darsi da fare. L’Ucraina è sotto le bombe, la nostra città (Lutsk, nell’area occidentale del Paese, non distante da Leopoli, ndr.) è stata colpita diverse volte dai missili russi. Per il momento non se ne parla, hanno tutti paura, ma quando l’incubo finirà torneranno a casa, là hanno tutto, marito e papà, casa e tutto il resto".