Passetto, fondi risparmiati: "Pronti per Archi e Villa Beer"

Quelli destinati alla Scalinata verranno dirottati per altri importanti interventi

I soldi risparmiati per i lavori alla scalinata del Passetto re-investiti sul cantiere dell’Aud ‘Archi Città’ (il futuro Centro H con tutti gli annessi) e soprattutto su Villa Beer: "Assieme al dirigente e al personale degli uffici siamo molto attenti alla possibilità di reperire delle fonti di finanziamento alternative per alleggerire il carico degli investimenti – spiega Stefano Tombolini, responsabile dei Lavori pubblici del Comune di Ancona – Nelle scorse settimane abbiamo fatto richiesta di fondi al Ministero per le Infrastrutture per i lavori della scalinata del Passetto di cui presto consegneremo il primo stralcio. Quei fondi ci saranno assegnati, parliamo di una bella somma, oltre 900mila euro; adesso dovremo firmare e ratificare la convenzione col Ministero, questione di giorni. L’idea è di mettere i 350mila euro per gli Archi e la parte restante investirla per recuperare la preziosa Villa Beer, da troppo tempo in abbandono".

L’attività della direzione Lavori pubblici è al culmine in questo periodo in cui dovrebbero partire tutti i cantieri legati al Pnrr. Alcuni hanno la prima scadenza ‘tecnica’ a settembre per il raggiungimento del 30% del totale, in vista della consegna e della rendicontazione dell’opera entro la prima metà del 2026. In tal senso sono preoccupanti gli sviluppi del Palaveneto e dell’autostazione all’ex Fornace Verrocchio (vincolata da altri fondi non Pnrr), mentre il Mercato delle Erbe si sta lentamente muovendo. La garanzia del mancato raggiungimento del primo obiettivo è molto rischioso, ma a far preoccupare la giunta Silvetti sono quelle opere che rischiano di uscire dal finanziamento comunitario del Next Generation EU.

Fuori dal Pnrr, oltre al Verrocchio preoccupa anche l’area delle case Erap tra via Marchetti e via Pergolesi che faceva parte del Bando delle Periferie; anche qui la scadenza del 30 ottobre 2024 non potrà assolutamente essere rispettata visto che delle 14 palazzine ne sono state recuperate meno della metà: "Domani (oggi per chi legge, ndr) porto lo schema della convenzione con Erap in giunta per la sottoscrizione e poi speriamo di poter andare veloci" ha replicato Tombolini all’interrogazione di Mirella Giangiacomi (Pd).

Un piano di interventi molto importante è invece partito sul fronte dell’edilizia cimiteriale, in attesa del via libera alla realizzazione dell’impianto di cremazione all’interno del camposanto di Tavernelle: "Con gli uffici abbiamo effettuato un focus sui cimiteri e un’analisi sui costi – è stata la risposta alla consigliera di maggioranza Fabiola Fava che ha presentato l’interrogazione sullo stato manutentivo dei cimiteri – Siamo partiti dai frazionali, Pinocchio e Posatora, poi Pietralacroce e così via fino al colosso Tavernelle. Il servizio generale va rimodulato, tenendo conto che il Comune gestisce oltre 66mila loculi".