Perseguita una donna anche sul posto di lavoro: braccialetto elettronico e arresto per un 67enne

Un uomo di 67 anni a Jesi è stato arrestato per aver perseguitato una donna più giovane di lui, nonostante un divieto di avvicinamento. L'uomo è stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Nel frattempo, il vicequestore Arena ha discusso con gli studenti del bullismo in un istituto scolastico locale.

Perseguita una donna anche sul posto di lavoro: braccialetto elettronico e arresto per un 67enne

Perseguita una donna anche sul posto di lavoro: braccialetto elettronico e arresto per un 67enne

Aveva conosciuto una donna più giovane di lui e avrebbe voluto intrattenere e proseguire con lei un rapporto sentimentale ma al rifiuto di lei ha iniziato a perseguitarla anche sul posto di lavoro. Scattate le denunce nei confronti dell’uomo, un 67enne jesino scatta il divieto di avvicinamento, ma lui continua con insistenza sino a finire agli arresti domiciliari con la misura del braccialetto elettronico.

Lunedì sera personale di polizia giudiziaria del commissariato di Jesi, diretto dal vicequestore Paolo Arena, ha arrestato in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, il cittadino jesino, 67enne. L’uomo, già sottoposto nel mese di marzo scorso alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, per presunti atti persecutori perpetrati nei suoi riguardi, commetteva più violazioni della misura. Non solo si sarebbe avvicinato ai luoghi di lavoro della donna, stazionando all’esterno e cercando di farsi vedere, ma anche aggredendo verbalmente i colleghi di lavoro della donna che lo ammonivano al rispetto della misura.

A seguito delle segnalazioni del commissariato all’autorità giudiziaria, il giudice per le indagini preliminari ha emesso ordinanza di aggravamento della misura in quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’uomo è stato quindi sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e portato presso la sua abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Ieri intanto il vice questore Paolo Arena, nell’ambito del progetto "Educhiamo insieme alla Legalità" ha incontrato gli studenti dell’istituto d’istruzione Cuppari Salvati, alla presenza del dirigente scolastico professor Alfio Albani e del corpo docente. Al centro il tema caldo: "Bullismo e cyberbullismo:branco e baby gang".

Tante le domande sul bullismo, fenomeno presente purtroppo anche in città già tra ragazzini di 11-12 anni, ma non solo, le quali sono arrivate ieri mattina dagli studenti. "Individualmente presi, i bulli – ha evidenziato Arena - sono ragazzi e ragazze estremamente fragili anch’essi bisognosi di aiuto e rieducazione da parte della famiglia, della scuola, delle forze di Polizia". Tra l’altro il commissario Arena ha comunicato l’importanza della app denominata "You-pol" scaricabile gratuitamente su sistemi Ios e Android, che consente nell’anonimato la segnalazione di episodi di bullismo e uso personale/spaccio di droga.

Sara Ferreri