PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Piazza della Repubblica al bivio. Alberi e pavimentazione in pietra: "Ecco come poteva diventare"

L’ex assessore Manarini ha pubblicato il rendering del progetto consegnato meno di un anno fa. Ora la nuova giunta ha messo tutto in stand by con l’obiettivo di fare interventi legati a Corso Garibaldi.

Piazza della Repubblica al bivio. Alberi e pavimentazione in pietra: "Ecco come poteva  diventare"

Piazza della Repubblica al bivio. Alberi e pavimentazione in pietra: "Ecco come poteva diventare"

"Incentivare la funzione aggregativa di questo spazio urbano con valenze storiche, culturali, commerciali; riorganizzazione delle percorrenze carrabili; garantire un collegamento visivo immediatamente percepibile tra corso Garibaldi e il mare". Ecco come poteva diventare piazza della Repubblica, con spazi pedonali, verde, sedute in pietra e traffico limitato. Erano questi i tre macro-obiettivi sensibili che si era posto il progetto di riqualificazione redatto dalla Consultec Ingegneria, la società di progettisti invitata dalla precedente amministrazione per ridisegnare lo spazio suggestivo tra il porto e il centro. Non stiamo parlando di un piano tirato fuori da un cassetto e impolverato, ma il documento che sarebbe stato probabilmente adottato dalla vecchia giunta comunale, messo sotto esame dalle categorie e dai cittadini prima dell’avvio dei lavori. In effetti il progetto è stato consegnato meno di un anno fa, nel marzo 2023, ma alla luce del risultato elettorale e delle diverse e legittime valutazioni della nuova amministrazione comunale che su piazza della Repubblica ha le sue idee.

A riproporre quel progetto è stato l’ex assessore comunale ai Lavori pubblici, Paolo Manarini, che nei giorni scorsi ha pubblicato un post sul suo profilo social con uno dei rendering: "Con la sua dimensione urbana, questa trama storica, collegata alla carta topografica del 1844, permette una misurazione dello spazio da parte dell’occhio umano, diventa traccia e binario lungo cui indirizzare le percorrenze, intrecciare relazioni visive tra gli edifici e stabilire nuove percezioni visive. Lo spazio della piazza viene così rimodellato in più aree e si ridefiniscono nuove polarità, flussi, spazi di sosta, funzioni – si legge nella redazione delle linee guida da parte del responsabile del progetto, l’architetto Massimo Canesin – Ridisegnare in maniera complessiva e armonica l’area al fine di connotare la piazza come elemento unitario e omogeneo dotato di riconoscibilità e centralità".

Lo stesso Canesin aveva realizzato un percorso su incarico del Comune, ma che rispondesse anche alle prescrizioni della Soprintendenza: alberature, una speciale illuminazione, pavimentazioni in pietra tra la chiesa del Sacramento e il Teatro delle Muse, fino allo scalo Vittorio Emanuele, modificato, con la scomparsa dei taxi nel cuore della piazza. Ciò che quasi certamente succederà anche nel piano che ha in mente la nuova amministrazione, coadiuvata in quest’opera dall’esperienza dell’architetto Riccardo Picciafuoco. Piazza della Repubblica, alla fine, non è stata inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, come ci si aspettava, come spiegato dall’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, in sede di Commissione bilancio. La giunta poi ha spiegato tale decisione, legando piazza della Repubblica al restyling di corso Garibaldi, il vero obiettivo principale. La piazza del teatro non è nel piano opere pubbliche perché la giunta ha intenzione di effettuare una serie di interventi mirati il cui importo è inferiore alla soglia degli interventi da inserire nel triennale. Unito ai nuovi arredi del corso principale rappresenterà il via del suggestivo progetto ‘Da mare a mare’, al centro della strategia del gruppo di lavoro che coinvolge praticamente mezza giunta comunale, a partire dal sindaco, Daniele Silvetti.