Pistole ai vigili e writers: "Così si combatte il degrado"

L’assessore alla Sicurezza, Giovanni Zinni, plaude al nuovo regolamento in città. Ma anche all’inasprimento delle pene per i vandalismi voluto dal governo Meloni. .

Pistole ai vigili e writers: "Così si combatte il degrado"

Pistole ai vigili e writers: "Così si combatte il degrado"

Polizia locale, dopo mezzo secolo tornano le pistole: era, infatti, dal 1974 che le armi non erano più in dotazione per i vigili urbani di Ancona. Giovedì il regolamento per la dotazione delle armi da sparo, redatto dalla giunta di centrodestra, è stato adottato grazie a una maggioranza blindata. Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco, nonché assessore alla sicurezza, Giovanni Zinni: "Una delle tante, piccole tappe di un percorso di ammodernamento e parificazione della polizia locale agli altri comandi delle Marche e d’Italia e alle altre forze dell’ordine. Il provvedimento è finalizzato alla legittima difesa di chi veste un’uniforme per svolgere le sue qualifiche di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria. Presto uscirà un concorso per reclutare 15 agenti (più 10 nel 2025 e altrettanti nel 2026, ndr), l’inaugurazione della centrale di videosorveglianza al comando, oltre all’acquisto di mezzi e dotazioni. Vogliamo che la nostra polizia sia capace di presidiare il territorio e di intervenire su quei reati minori o condotte illecite che meritano di essere debellate senza dover sempre delegare a questura e carabinieri ogni intervento attinente una possibile notizia di reato. Un percorso lento ma decisivo per la nostra effettiva sicurezza e per combattere i peggiori sintomi del degrado".

L’altro legato a sicurezza e decoro sono gli atti di vandalismo con imbrattamento dei palazzi pubblici e privati in città da parte di bande di writers. In queste ore è in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri il decreto legge sulla sicurezza urbana che prevede pene più severe per la fattispecie. "D’ora in poi chi imbratta palazzi, stazioni, treni e autobus rischia il carcere da uno a sei mesi o una multa da trecento a mille euro. Sanzione che aumenta se il graffito compare su monumenti o in aree di interesse artistico – aggiunge Zinni – Apprendiamo con soddisfazione del decreto legge il cui contenuto l’amministrazione comunale di Ancona, a livello locale, ha regolamentato attraverso l’ordinanza emanata nel dicembre scorso (prorogata dal 15 gennaio al 4 marzo, ndr). Le indagini ad Ancona hanno in molti casi portato all’identificazione di un numero consistente di writer locali, che diffondono il proprio operato anche attraverso i social-media, con il rischio di attivare condotte emulative e quindi di causare il protrarsi di fenomeni inappropriati di degrado urbano".