Poco sodio nel sangue, analisi contro il carcinoma

Il carcinoma polmonare è una della neoplasie più temute e insidiose e ogni anno colpisce oltre 41mila cittadini in Italia. La lotta contro i casi più gravi può passare anche dall’analisi dei bassi livelli di sodio nel sangue. Un processo definito iponatriemia (ovvero una concentrazione di sodio inferiore a 135 mEql), che rappresenta un delle principali alterazioni elettrolitiche riscontrate nella pratica clinica oncologica. "È possibile sfruttarla per arrivare a efficaci biomarcatori, già nelle fasi precoci della malattia, nel predire la risposta ai trattamenti e la prognosi dei pazienti". È quanto ha dichiarato dalla professoressa Rossana Berardi, ordinario di oncologia all’università Politecnica delle Marche, direttrice della clinica oncologica, Aou ospedali riuniti di Ancona e membro del Direttivo Nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). La docente, al Congresso 2022 della Società europea di oncologia medica (Esmo) a Parigi, ha presentato i risultati preliminari dello studio Isa. La ricerca è coordinata dalla professoressa Berardi e dalla sua equipe, costituita da Giulia Mentrasti, Lorenzo Giuliani, Carolina Liguori, Mariangela Gualteri, dalle biologhe Elisa Ambrosini, Natalia Chiodi e Francesca Bianchi, con il supporto della Sod di Anatomia Patologica, professoressa Gaia Goteri e dottoressa Francesca Barbisan, e del professor Marco Rocchi, ordinario in statistica medica dell’università di Urbino.