SARA FERRERI
Cronaca

Polveri sottili, undici giornate oltre il limite

In città migliora la qualità dell’aria, ma solo lievemente: nel 2023 sono diminuiti gli sforamenti, l’anno prima erano stati diciotto .

Polveri sottili, undici giornate oltre il limite

Polveri sottili, undici giornate oltre il limite

Migliora, ma solo lievemente, la qualità dell’aria nella città della carta. Quello che si è appena concluso è il secondo anno consecutivo nel quale si è registrato un numero a doppia cifra di giornate oltre la soglia limite per le polveri sottili (Pm10). Se nel 2022, infatti, la centralina aveva registrato diciotto sforamenti complessivi, nel 2023 ci si è fermati a undici giornate oltre il limite massimo consentito, fissato a 50 ug/mc. Analizzando i dati, però, si scopre che in molte giornate il limite è stato sfiorato e non superato soltanto per pochissimo. Un anno fa, a gennaio del 2023, l’aria che si è respirata a Fabriano è stata in leggero peggioramento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Si è infatti passati da due sforamenti a tre, registrati il primo giorno del nuovo anno, il 3 e il 4 gennaio con un massimo di 70 ug/mc. Un valore di quasi due terzi oltre il limite massimo consentito. A febbraio, un solo sforamento (come l’anno precedente), esattamente l’11 febbraio. A marzo la situazione è migliorata con zero superamenti del limite, rispetto alle due giornate registrate nel 2022. Anche ad aprile e maggio zero sforamenti, esattamente come l’anno prima. La qualità dell’aria è nettamente migliorata con l’arrivo delle temperature più calde. A giugno dell’anno scorso uno sforamento, proprio nel primo giorno d’estate, il 22 giugno, mentre l’anno precedente per cinque giornate la centralina aveva registrato valori sopra la soglia. A luglio, poi, tre giorni di sforamenti consecutivi dal 19 al 21, mentre nel 2022 se ne registrò solo uno. Tra l’altro, l’anno scorso dopo il 21 luglio i rilevamenti sono stati interrotti per tre giornate, durante le quali non è stato emesso un valore per le pm10. Agosto e settembre sono proseguiti senza sforamenti, mentre nel 2022 si era registrato un superamento dei valori soglia ad agosto. Situazione in miglioramento a ottobre: nel 2023 due sforamenti, esattamente il 20 con un dato pari a 69 ug/mc, e un altro sforamento il 24 dello stesso mese, mentre nel 2022 furono ben cinque le giornate oltre il limite consentito. L’anno scorso si è chiuso con zero superamenti a novembre e un solo sforamento a dicembre, il 2, con la centralina non in funzione nei due giorni successivi. L’anno che si è appena chiuso quindi ha fatto registrare 11 giornate oltre il limite, in calo rispetto al 2022, anno in cui gli sforamenti sono stati da record (18), se si considerano i dati dell’ultimo decennio. Siamo al di sotto delle 35 giornate di sforamenti consentiti durante l’arco di un anno, ma il 2023 è il secondo anno consecutivo con sforamenti in doppia cifra.