SILVIA SANTARELLI
Cronaca

Ponte Garibaldi, si parte a primavera

Lo svela il commissario, l’ingegner Babini: "Siamo ai dettagli". Ma intanto continua a infuriare la polemica

Il rendering del nuovo ponte Garibaldi

Il rendering del nuovo ponte Garibaldi

Ponte Garibaldi, si parte a primavera. A dettare i tempi è il vice commissario, l’ingegner Stefano Babini che ieri è intervenuto ai microfoni di Tvrs. Il progetto è quello presentato dalla struttura commissariale lo scorso 31 luglio: "Stiamo completando gli ultimi dettagli – ha spiegato – l’impresa è a cui saranno affidati i lavori, per cui non è necessario effettuare una gara d’appalto, è già stata individuata". Il progetto prevede un ponte lungo 49 metri con una doppia corsia: si baserà su una struttura in acciaio che verrà prefabbricata in officina, in modo da ridurre i tempi, mentre le spalle e le fondamenta saranno in cemento.

‘Un mostro’, secondo il vicepresidente del consiglio regionale Maurizio Mangialardi, che chiede di fare un passo indietro e prevedere opere di mitigazione come le vasche di espansione e pensare ad un ponte ciclopedonale. Un ‘No al ponte’, piuttosto che appoggiare lo slogan ‘Un altro ponte è possibile’ avviato, insieme alla raccolta di 9 mila firme, dalle associazioni ambientaliste che, attraverso il presidente di Italia Nostra Marco Lion chiedono un ponte provvisorio, mentre si continua a lavorare sulla realizzazione delle vasche di espansione.

"Se ne parlava già nel 1983 – ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti – due vasche di espansione sono state inaugurate nel 2024, io ci credo e sto chiedendo di ampliarne la portata, ma bisogna decidere se fare o non fare il ponte, anche se credo che il collegamento sia necessario". Il capogruppo del Pd Dario Romano è tornato sulla mancata condivisione del progetto e della procedura adottata per arrivare al progetto definitivo di ponte Garibaldi: "Come ho già detto più volte non reputo responsabile il sindaco di questo progetto – ha spiegato Romano – lo reputo responsabile sulla politica, sulla mancata condivisione. Questo è un ponte che la città di Senigallia si dovrà tenere per sempre".

Una struttura impattante che divide la città anche se per molti la costruzione del ponte è una priorità. Studiata anche la viabilità che dovrà essere rivista nel tratto di via Rossini, ma anche per quanto riguarda il piazzale antistante lo stadio dove il Ciof fungerà da ‘rotatoria’ per accedere alla rampa.

La struttura prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche per superare la pendenza dell’8%: sono infatti previsti due ascensori. A chiedere a gran voce l’avvio dei lavori sono molti esercenti del centro storico che hanno notato un calo di introiti dopo la chiusura del ponte Garibaldi, avvenuta a seguito dell’alluvione del 15 settembre 2023. Il nuovo ponte dovrà essere realizzato entro luglio 2025, termine in cui scadrà l’omologazione della passerella ciclopedonale, anche se potrebbe essere prevista una proroga.