Procedura di emergenza. Continuità territoriale, entro il 4 marzo le offerte per garantire tutti i voli

Enac ha diffuso il bando con il quale si sancisce l’uscita di scena di Aeroitalia. La compagnia che subentra potrà andare avanti coi collegamenti per 7 mesi.

Procedura di emergenza. Continuità territoriale, entro il 4 marzo le offerte per garantire tutti i voli

Procedura di emergenza. Continuità territoriale, entro il 4 marzo le offerte per garantire tutti i voli

Nove giorni per salvare la continuità territoriale delle Marche. Con un atto diffuso venerdì, ma emerso soltanto ieri, l’Enac ha pubblicato l’attesa "procedura di emergenza", tesa ad individuare il vettore che rimpiazzerà Aeroitalia per i voli dall’Ancona International Airport verso Roma, Milano e Napoli. Nella manifestazione d’interesse è previsto che le offerte delle compagnie interessate debbano arrivare entro le 12 del 4 marzo. Chi se l’aggiudicherà opererà il servizio per almeno 45 giorni. Parrebbe soltanto un "pro forma", però, in quanto lo stesso servizio potrà essere esteso per altri sette mesi e, ovvero, fino ad ottobre.

Deadline della procedura di emergenza, quando l’Enac dovrà pubblicare il nuovo bando per trovare il nuovo vettore, si spera quello definitivo, che opererà la continuità per gli altri (e residui) due anni previsti dagli accordi tra Regione, Comunità europea e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il vettore che sostituirà Aeroitalia, inoltre, dovrà iniziare le operazioni dal Sanzio entro il 16 marzo e garantire gli stessi collegamenti per Linate (due voli giornalieri andata e ritorno per Milano, uno nel weekend), Fiumicino (due giornalieri andata e ritorno per Milano, uno nel weekend) e il giornaliero per Capodichino (Napoli).

Confermate le agevolazioni per i marchigiani e dunque invariate anche le tariffe dei biglietti. "Mi aspetto che il servizio pubblico e ossia i voli di continuità non subiscano interruzioni, coerentemente agli annunci di Enac e Ministero", il commento stringato ma piuttosto eloquente dell’amministratore delegato di Aia, Alexander D’Orsogna. La sponda, a inizio settimana sul Carlino, era arrivata dall’amministratore delegato di Aeroitalia Gaetano Intrieri, che si era assunto l’impegno "di continuare a volare da Ancona fintanto che l’Enac non avrà avviato la procedura d’urgenza e sarà individuato il vettore che ci sostituirà".

Intanto restano nove giorni per tracciare il dopo Aeroitalia: in lizza da Sky Alps a Dat, passando per Ita e ancora Volotea e Lufhtansa con la "sua" Air Dolomiti. Di certo, nella procedura d’emergenza, si fa riferimento a un "patto di integrità", in cui la nuova compagnia si impegnerà a "non offrire, non accettare e non chiedere somme di denaro al fine dell’affidamento del contratto e/o in relazione alla corretta esecuzione del medesimo". Forse un monito per evitare un’altra querelle dopo quella arcinota tra Aeroitalia e Atim, per quel contratto di marketing da 750mila euro che ha determinato l’uscita anticipata di Intrieri e soci dai cieli del Sanzio, prima della battaglia legale.

Giacomo Giampieri