Pronto soccorso girone dantesco

Carlo Urbani, nuova giornata campale: "C’era così tanta gente che non si riusciva a passare nel corridoio"

Pronto soccorso girone dantesco

Pronto soccorso girone dantesco

Nuova giornata campale al pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani. Ieri mattina la sala di attesa era al completo con gente in piedi: una cinquantina ieri mattina le persone in attesa per lo più codici bianchi e verdi, di minore gravità. Oltre ai barellati nelle stanze e nei corridoi del pronto soccorso dove gli spazi risultano essere sempre più angusti. "Ho trovato tanto affollamento che non si riusciva a passare nel corridoio per raggiungere il triage" riferisce il familiare di uno dei tanti anziani in carico nel reparto di emergenza urgenza dove la situazione è al limite. A preoccupare oltre al problema degli spazi e alla carenza di posti letto per ricoverare, i tanti anziani che arrivano al pronto soccorso non trovando risposte nella medicina territoriale è l’avvio del piano ferie giovedì prossimo. Vista la carenza di medici e operatori socio sanitari le attese, specie per i codici meno gravi rischiano di allungarsi ancora di più. Nei mesi estivi si ricorrerà in maniera più corposa di oggi ai medici delle cooperative oltre agli ordini di servizio per chi lavora nei reparti. Dal punto di vista strutturale si attende l’ampliamento del pronto soccorso che è arrivato alla fase di progettazione definitiva. Sono stati stanziati ormai due anni e mezzo fa fondi importanti, oltre mezzo milione di euro, per ampliare il pronto soccorso e migliorare la suddivisione interna del reparto di emergenza e creare maggiori e migliori spazi per i pazienti, in particolare per la loro privacy e confort. Questo grazie soprattutto ma non solo ai fondi Covid stanziati dall’ex commissario straordinario Domenico Arcuri. L’intenzione è quella di ampliare la sala d’attesa e anche lo spazio per i barellati estendendo la superficie a sinistra della camera calda del pronto soccorso guardando frontalmente il pronto soccorso. Un ampliamento di dimensioni contenute: dovrebbe arrivare alla tettoia dove oggi si posizionano le ambulanze e dov’era stato sistemato lo scorso anno il container. Un piccolo ampliamento destinato a migliorare l’attesa e dividere i percorsi pulito e scorso, nel caso di pandemie come l’attuale. Ma 527mila euro serviranno anche per realizzare delle suddivisioni interne nella zona dell’attuale astanteria e nelle altre stanze del reparto di emergenza urgenza. Si tratta di soluzioni che erano state studiate all’inizio della pandemia a maggio del 2020 ma che non avevano ancora trovato attuazione. Anche per la carenza di personale tecnico-amministrativo, l’iter per arrivare ai lavori ha subito un rallentamento.