MARINA VERDENELLI
Cronaca

"Pugnaloni ha vinto per brogli elettorali"

E’ la frase che ha portato sotto processo Dino Latini, attuale presidente del Consiglio regionale e nel 2019 sfidante dell’attuale sindaco

"Pugnaloni ha vinto per brogli elettorali"

"Pugnaloni ha vinto per brogli elettorali"

Accusa il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni di aver vinto le elezioni "solo per brogli elettorali" e si ritrova a processo per diffamazione aggravata. Sul banco degli imputati del tribunale dorico è finito Dino Latini, presidente del consiglio regionale e candidato sindaco all’epoca dei fatti contestati, riferiti a maggio del 2019.

C’erano in ballo le elezioni amministrative per il rinnovo del primo cittadino e si sarebbe votato il 26 maggio 2019 con eventuale ballottaggio a giungo. In occasione della festa del Primo Maggio era stata organizzata una giornata con musica, stand, giochi popolari e anche il ballo del liscio al Centro Cucca di Padiglione di Osimo, da due associazioni culturali, lo "Juter club" e il "Circolo culturale +76", allineate a Latini.

Pugnaloni era il sindaco in carica, perché aveva vinto per pochi voti le elezioni del 2014, e si era ricandidato. Nel pomeriggio del 1 maggio di quattro anni fa Latini aveva partecipato alla festa a Padiglione tenendo, sostiene l’accusa, un comizio elettorale con un centinaio di persone con tanto di microfono, palco e diretta Facebook sulla pagina social del suo schieramento politico "Liste civiche social media". Sullo stesso profilo era stato poi postato il comizio stesso. Pugnaloni lo aveva visto e si era sentito diffamato perché offeso nella sua morale e in quella dei suoi sostenitori visto che Latini ha ripetuto per ben quattro volte la parola "brogli" e una volta "brogliato". La frase sotto accusa è stata: "Questa amministrazione che esce ha vinto – ha detto Latini dal palco del comizio - lo dico per la prima volta in maniera pubblica, solo per brogli elettorali, solo per brogli elettorali, solo per brogli elettorali. Avremmo comunque vinto nonostante tutte le persone che al secondo turno del 2014 sono andate al mare, ce l’avremmo comunque fatta ma hanno brogliato e questi brogli devono avere una rivincita non personale, di chi vi parla, ma di tutti noi".

Ieri mattina in tribunale, davanti al giudice Luca Zampetti, è stato sentito l’imputato Latini, difeso dall’avvocato Cristina Angeloni, il sindaco Pugnaloni che è parte civile con l’avvocato Mauro Pellegrini e chiede un risarcimento danni di 10mila euro, e due testi della difesa, Monica Bordoni, attuale consigliera comunale nonché capo di gabinetto del presidente del consiglio regionale e Gilberta Giacchetti, presidente dell’Istituto Campana e all’epoca consigliera comunale. Il giudice ha obiettato più volte sul significato della parola brogli data dai testi della difesa che hanno cercato di sminuire il valore di quelle parole e alla fine ha letto in aula il significato dato dal vocabolario della lingua italiana. Sentenza il 21 novembre.