Raddoppio ferroviario: si va al Consiglio di Stato

Serra San Quirico, il sindaco Tommaso Borri insiste anche dopo la bocciatura del ricorso presentato al Tar: scontro in assemblea

Raddoppio ferroviario: si va al Consiglio di Stato

Raddoppio ferroviario: si va al Consiglio di Stato

"Dopo la pronuncia sfavorevole del Tar sul raddoppio della Orte Falconara abbiamo deciso come Comune di ricorrere al Consiglio di Stato, contiamo che l’udienza possa essere fissata a giugno". Così il sindaco Tommaso Borri ha ufficializzato martedì in assemblea pubblica quanto preannunciato nei giorni scorsi dal Carlino. Una decisione, presa, ha detto il sindaco il 4 marzo scorso. Una decisione contestata in assemblea pubblica da alcuni cittadini per lo "sperpero di risorse pubbliche" vista anche la sentenza nettamente sfavorevole del primo grado e per il fatto che a breve il cantiere dovrebbe partire. E’ in via di completamento infatti il progetto esecutivo da parte di Rfi. "Mi chiedo come sia possibile nel 2024 non riuscire a fare un’opera ingegneristica che salvaguardi territorio e ambiente" ha tuonato Borri in assemblea, accusato però di non aver fatto valere le ragioni del Comune nelle sedi preposte e nei tempi utili. Un clima piuttosto infuocato anche per il fatto che a giugno si andrà ad elezioni a Serra San Quirico e il sindaco Tommaso Borri, salvo colpi di scena, non tenterà di proseguire.

L’appello al Consiglio di Stato solo del Comune e non del comitato Gola della Rossa che invece aveva sostenuto il ricorso al Tar Lazio. Il sindaco Borri convinto dello "scempio ambientale" che questo progetto comporterebbe, quindi ha avviato l’iter per l’appello anche se non ha ancora reso nota la decisione. Ma la questione è anche sul tavolo del Tar Lazio perché alcuni dei proprietari dei terreni da espropriare e delle case da demolire hanno presentato ricorso al Tar dove l’iter è in fase iniziale. Il sindaco Borri sostiene che il progetto abbia criticità importanti dal punto di vista ambientale e che la relativa conferenza dei servizi si sia conclusa in maniera anticipata.

Di fatto però questi nuovi ricorsi potrebbero essere un ostacolo alla partenza del cantiere che potrebbe partire tra maggio e giugno. Sono stati aggiudicati a fine ottobre al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Eteria Consorzio Stabile Scarl E Salcef i lavori per un valore di 374,2 milioni di euro di fondi Pnrr per il tratto Genga Serra San Quirico, mentre è in fase di progettazione il raddoppio PM 228 - Albacina per 35,56 milioni di euro. Prevista nuova linea di 9 chilometri in affiancamento a quella esistente interamente a binario unico. I lavori includono la realizzazione di 6 gallerie naturali, per circa 5 chilometri, 4 viadotti, l’adeguamento e l’attuazione della nuova viabilità stradale per il ripristino dei collegamenti con la Ss 76 e la trasformazione in fermata dell’attuale stazione di Serra San Quirico.